Per Jorge Martin questa è già la “migliore posizione dell’anno”. Il pilota spagnolo ha centrato il nono posto nelle Pre Qualifiche, strappando immediatamente un pass per la Q2.
Sulla giornata di oggi…
“Non solo lavoro mio, ma di tutti: stiamo facendo passi avanti ogni giorno. Durante un progresso, come ho detto ieri, ci sono giorni buoni e giorni cattivi, ma la tendenza è positiva, è ovvio. Ogni volta mi trovo meglio con l’Aprilia, ogni volta mi sento più ‘io’ sulla moto. Durante il turno ho avuto problemi con la valvola di scarico, non ero in grado di fermare la moto, avevo molti problemi nelle frenate, ma l’abbiamo risolto per in tempo per il time attack e ho fatto un gran tempo. Devo anche ringraziare Marco, perché ho preso la sua scia nel primo tentativo e ha visto che non aveva altra opzione che tenermi dietro. Non abbiamo parlato di niente sinceramente, perché per come stavamo inel box non potevo mettermi dietro un altro pilota, quindi ho preso la sua scia. Ha fatto un grande giro e mi è venuto bene, per vedere i suoi punti forti e i suoi punti deboli”
Hai visto cosa fa?
“Penso che stia girando un po’ meglio di me in certe curve. Poi ci sono altri punti in cui sono più forte, che può ottimizzare are e migliorare. Il buono è che ora sono arrivato a un livello in cui posso rivoluzionare la moto al suo livello. Ognuno ha una moto un po’ diversa, ma sono dettagli. Penso di aver trovato la nostra base, sappiamo dove andare. Il time attack è una cosa che volevo migliorare da ieri, e l’ho fatto. Questo significa che stiamo andando avanti e sarò sicuramente nella migliore posizione dell’anno, perché è una Q2. Spero di fare un buon giro e per quanto riguarda il ritmo penso di essere competitivo”
Ti sei concentrato al 100% sulla guida…
“Non ho dubbi, so che arriverò. È una questione del tempo, ogni volta sono più vicino. Oggi sono a 3 decimi del primo, è poco. Domani vedrò il mio ritmo, perché avevo un problema che non mi ha permesso di guidare comodo. Anche così, con una gomma di 22 giri, continuo a fare buoni tempi. Penso che senza questo problema potrei essere sul 1’31 di ritmo, che è quello che stanno facendo i primi. Anche questa pista, l’averla guidata nel test, più che aiutarmi nell’andare più veloce, mi ha aiutato nell’avere una base già fatta sull’elettronica, perché è quello che ci costa più. Arrivare in una nuova pista con questa moto, che è diversa dagli altri anni, e iniziare da zero a creare l’elettronica è un lavoro che richiede molti giri, e per questo motivo solitamente i venerdì vannoun po’ più perduti. Questo ci è venuto bene, speriamo di migliorarlo domani in qualifica: lavorare sui dettagli cambia la moto ogni giornata”