Moda e Tendenze, ogni martedì
Iscriviti e ricevi le notizie via email
L’edizione 2025 di Wimbledon è appena terminata, ma il club più antico del mondo guarda già al futuro. Il progetto di espansione da 200 milioni di sterline del torneo londinese va avanti e in queste ora ha ottenuto una vittoria importante: l’Alta Corte ha respinto il ricorso legale presentato dai residenti locali contro l’approvazione dei lavori da parte della Greater London Authority.
APPROFONDIMENTI
La decisione
La sentenza ha confermato il via libera alla costruzione di 39 nuovi campi da tennis e di un nuovo stadio da 8.000 posti nell’area dell’ex Wimbledon Park Golf Club, chiuso dal 2019.
L’intervento permetterà all’All England Club di ospitare internamente le qualificazioni del torneo, estendendo di fatto i Championships di una settimana.
«È una grande notizia – ha commentato Debbie Jevans, presidente del club – Ora possiamo procedere con un progetto che porterà anche 27 acri di nuovi spazi verdi pubblici in un’area chiusa da oltre un secolo».
Stesso entusiasmo per la sentenza espresso anche da parte del sindaco di Londra, Sadiq Khan, che ha commentato: «Wimbledon si conferma il torneo di tennis più importante al mondo e rafforza Londra come capitale mondiale dello sport. Il progetto porterà benefici economici, ambientali e sociali per tutta la città».
Cosa cambia
Sentimenti opposti invece per il gruppo Save Wimbledon Park, che non ha comunque intenzione di arrendersi. I rappresentanti hanno annunciato infatti che chiederanno l’autorizzazione per un appello alla Corte d’Appello, sostenendo che il club avrebbe ignorato lo status legale speciale del parco e violato alcune regole urbanistiche nazionali. Inoltre è in corso anche una seconda causa per stabilire se il terreno sia vincolato da un “trust pubblico”, che ne garantirebbe l’utilizzo solo per scopi ricreativi.
Nonostante la vittoria in tribunale, la strada verso l’espansione di Wimbledon non è quindi ancora certa: saranno fondamentali gli sviluppi della vicenda e la prossima udienza in programma nel gennaio 2026.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
