di
Antonio Andreotti

Incidente fuori dalle strisce pedonali nel pomeriggio di venerdì. Il piccolo ricoverato a Padova. A centrarli un settantenne della zona che non poteva guidare

Madre e figlio investiti da un’auto mentre erano in bicicletta. Il bambino, 7 anni, ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Padova, a rischio della vita. La madre a sua volta ricoverata all’ospedale «Santa Maria della Misericordia» del capoluogo polesano in gravi condizioni. È il pesante bilancio di un incidente nel pomeriggio del 12 settembre alle 17 ad Adria, al semaforo all’incrocio tra le vie Peschiera ed Emanuele Filiberto.
Per cause ancora al vaglio della polizia locale adriese, l’auto, guidata da un settantenne senza patente, ha investito la mamma, l’adriese 47enne G.R. che, in quel momento era in sella ad una bicicletta col seggiolino nel quale era seduto il figlio di 7 anni. Dai primi rilievi degli agenti lo scontro fuori dalle strisce pedonali. Il conducente, un uomo del posto alla guida di una «Saab» di colore nero in quel momento diretta verso Rovigo, si è subito fermato e ha chiesto soccorsi.

Il bambino ha avuto la peggio

Lo scontro, violento, ha fatto cadere rovinosamente a terra la donna e il figlio che, nell’impatto con l’asfalto, ha avuto la peggio. Al loro arrivo i soccorritori del Suem-118 hanno subito capito la gravità della situazione e hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso da Padova per il bambino. La prognosi per il minore è riservata. A venerdì sera i medici del Pronto soccorso di Pediatria del nosocomio patavino stavano valutando se procedere o meno con un’operazione chirurgica. Gravi, anche se non come quelle del figlio, le ferite riportate dalla donna. La posizione dell’investitore è al vaglio del Pm di turno della Procura rodigina.



















































Il padre morto da poco

La madre e il figlio coinvolti nell’incidente, nei mesi scorsi, sono rimasti rispettivamente senza marito e padre a seguito di una vicenda dai contorni molto dibattuti nella città deltina. L’uomo, a causa di difficoltà sia di salute che economiche, aveva dovuto lasciare la sua abitazione adriese perché non riusciva più a pagare l’affitto. Inoltre l’uomo, che era andato a stare dalla madre di suo figlio, si era visto cancellare la residenza da parte del Comune di Adria per «irreperibilità accertata» e ritrovandosi quindi, a termini di legge, senza fissa dimora e senza assistenza sanitaria.
Si era rivolto al sindaco di Adria Massimo Barbujani e ai servizi comunali. Dopo diversi mesi di carteggio e di istanze è riuscito ad ottenere la residenza ad Adria presso la casa comunale, lo scorso aprile.
Un passaggio che gli ha permesso di sposarsi con la madre di suo figlio lo scorso 9 maggio e di scegliersi il medico. Gli esami clinici cui si è potuto sottoporre hanno rivelato subito patologie oncologiche molto gravi, portandolo al decesso nell’«Hospice» dell’ospedale di Adria lo scorso 24 maggio all’età di 65 anni.


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13 settembre 2025 ( modifica il 13 settembre 2025 | 15:56)