Misano Adriatico – Pecco Bagnaia ha concluso il sabato mattina al 4° posto, mentre la Sprint è andata male, 13°. Quando è arrivato all’incontro con i giornalisti il pilota Ducati era, comprensibilmente, scuro in volto e con poca voglia di parlare. Umanamente fa male vederlo così, ma è lo sport, ci sono momenti belli e momenti brutti.
Ecco cosa ha detto ai giornalisti italiani e inglesi (tradotto in italiano, eh).
Pecco, che sabato è stato? Perché ieri le prospettive che ci raccontavi erano diverse, anche stamattina direi. Al di là della posizione…
“Non ho molto da dire, se non che voglio tornare al box e analizzare le cose e cercare di capire qualcosa, perché non ho capito cosa è successo”
Domani con il serbatoio diverso può cambiare qualcosa in meglio?
“Se la moto funzionerà bene sarò davanti. Se la moto farà come oggi non sarò davanti. Purtroppo oggi qualcosa dobbiamo capirla, perché è stato abbastanza frustrante correre la gara di oggi”
Le sensazioni erano quelle delle peggiori sprint come in Ungheria o qualcosa di diverso?
“Oggi proprio cose grosse”
È più grave anche il fatto che sia successo su questa pista, dove tu sei sempre stato competitivo?
“Cose così sono gravi in ogni pista, perché non è possibile girare un secondo, un secondo e mezzo di passo più lento rispetto a tutti gli altri turni nel weekend. Quindi c’è da capire qualcosa”
La partenza come è stata?
“Partenza buona, seconda curva c’è stato un po’ un imbuto e mi son trovato nella posizione sbagliata”
Ogni volta che sembri un attimo rialzare la testa, arriva un’altra botta, no, per qualsiasi motivo, cioè magari sfortuna. Come si fa a non buttarsi giù?
“Riesco a essere molto capace a pensare, liberarmi dei pensieri e ritornare in pista e spingere. È sempre stato così, purtroppo questa stagione sappiamo che possiamo far poco e quindi bisogna stringere i denti”
Non hai avuto un’anomalia tecnica? Semplicemente sensazioni strane in sella?
“Sì, possiamo racchiuderle così”
Abbiamo visto Casey nel box, avete parlato?
“Casey aiuta sempre, fino a questa mattina quello di cui parlava Casey ho provato a farlo e funzionava, ma in gara non ero più capace di farlo”
– Di seguito le risposte di Pecco alle domande in inglese –
È di nuovo il caso del serbatoio della Sprint? O era una sensazione diversa?
“Vorrei avere la risposta, ma credetemi, non ho alcuna risposta. Inoltre, ho faticato fin dalla terza curva. Sto vivendo in un incubo e voglio solo alzare la testa per vedere qualche luce, perché anche oggi è piuttosto strano. Vorrei solo finire le interviste il prima possibile, tornare al box e parlare con il team per capire qualcosa”
Cosa non ha fatto la moto rispetto a ieri?
“Entrata in curva, frenata, tutti i soliti problemi”
Deve essere particolarmente difficile perché ieri eri piuttosto ottimista. Anche stamattina. Ed eri veloce…
“È stata colpa mia stamattina nelle qualifiche. Ho perso 2/10 sul giro. Non ho fatto un giro fantastico, ma potevo finire in prima fila, invece non ci sono riuscito. Ho commesso alcuni errori durante il giro, ma il ritmo di stamattina era quello giusto per lottare per il podio. Niente di più, niente di meno. E appena sono partito, ho faticato fin dalla prima curva e da quel momento ogni volta che cercavo di frenare e di inclinarmi, la parte anteriore andava da tutte le parti. Quindi devo solo analizzare le cose e capire cosa è successo”
Sabato in Ungheria è stato davvero difficile, anche a Barcellona, poi domenica abbiamo visto un discreto miglioramento. Questo ti fa sperare di poter trovare qualcosa da sfruttare?
“Spero, spero davvero che domani sarà una gara normale senza alcun problema. Vorrei solo godermi la gara di domani”
Su domenica…
“Per domani penso che non cambieremo nulla perché la moto ha funzionato bene fino alle qualifiche. Spero solo che sia stato qualcosa di anomalo nella Sprint”
Emotivamente, deve essere molto difficile perché è un continuo saliscendi, ogni singolo giorno, quasi ogni giorno, a volte 2-3-4 volte al giorno. Come lo gestisci? Cosa fai per mantenere la calma?
“Il mio sforzo è enorme, ma la mia testa è forte. Quindi non crollerò, non perderò la fiducia nel mio potenziale, nella mia squadra. Quindi continuerò a lavorare, a spingere, loro continueranno a lavorare e un giorno torneremo. Quindi spero che torneremo. Torneremo presto”