Scattato dalla sesta casella dello schieramento di partenza, Luca Marini ha concluso la contesa del sabato con una posizione aggiuntiva. Settimo posto per l’ufficiale numero 10 Honda, che spiega come è andato il suo sabato della MotoGP di Misano: “Stamattina la moto mi piaceva molto” svela “in quanto migliorata rispetto a ieri. Però nella Sprint non avevo le ottimali sensazioni desiderate. Ho provato a metterci dell’extra in qualifica, dettato dalla motivazione di correre in casa. Ne è uscito un gran giro, mentre in gara ho faticato di più”.

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Honda RC213 V sempre più alata a Misano 

Cosa ha limitato il fratello di Valentino Rossi? Piccoli dettagli, tuttavia sistemabili: “Non riuscivo a frenare come volevo, nemmeno giravo bene a centro curva. C’era un po’ di vento, nel terzo settore non riuscivo a fare la differenza come invece nella mattinata. Il tempo sul giro e il passo ne sono usciti influenzati, il grip era peraltro calato”.

L’Ala Dorata e la RC213 V crescono, come sottolineato dal Maro: “Portiamo a casa questo settimo posto, gran risultato per noi. Un piazzamento del genere, sino a sette o otto appuntamenti orsono, era molto difficile da ottenere. Adesso, invece, ci sta un po’ stretto. Ogni volta si vuole sempre di più, siamo consapevoli di quanto si è migliorato. Ci manca la qualifica, la strada è lunga. In gara, a condizioni non perfette, le Ducati fanno ancora un altro sport”.

La quattro cilindri di Tokio proponeva soluzioni aerodinamiche evolute, da valutare dal pilota ufficiale: “Ho fatto rimuovere le alette laterali, perché mi sembrava che la moto voltasse meno. Le ho tolte in qualifica e nella Sprint, magari le riprovo nel warm up di domani mattina. Oggi mi serviva stabilità, vedremo. Dovrò capire bene quale sia la soluzione migliore”.