di
Rinaldo Frignani
La circolare a prefetti e questori: verificate le condizioni di sicurezza. L’ipotesi di più agenti per le scorte
Analizzare il livello di sicurezza delle scorte e delle protezione personali di esponenti del governo e delle istituzioni in generale, valutando un eventuale rafforzamento dei dispositivi con un aumento di personale e mezzi. La circolare del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a prefetti e questori è riservata. E già questo può dare l’idea della delicatezza del momento sul fronte interno e su quello internazionale.
A breve potrebbero essere prese misure più stringenti per garantire la sicurezza negli spostamenti e in altri frangenti di alcune personalità politiche, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni. Saranno valutate caso per caso, in particolare a Roma e Milano, dopo che è stato registrato un peggioramento del clima nel Paese pur in assenza di evidenti segnali di imminenti azioni terroristiche ed eversive che comunque potrebbero essere portate a termine da lupi solitari radicalizzati — non gruppi o cellule — nel caso del terrorismo islamico, o da chi vuole alzare il livello dello scontro politico interno.
Sulla decisione del responsabile del Viminale pesano poi le conseguenze e i timori di atti di emulazione dopo l’omicidio alla Utah valley university, negli Usa, di Charlie Kirk, attivista conservatore molto vicino al presidente Donald Trump. Soprattutto, al momento, allarmano i messaggi social in cui si inneggia alla sua morte in ambienti antagonisti.
La stessa Giorgia Meloni ha condiviso su X il post dell’Organizzazione studentesca d’alternativa (Osa) e Cambiare rotta, movimenti giovanili comunisti, con la foto di Kirk a testa in giù, il numero -1, e la frase «A buon intenditore poche parole», in riferimento alla fine di Benito Mussolini. Visto il clima, Piantedosi considera la rivisitazione delle scorte «doverosa alla luce di quella che era la discussione maturata in questi giorni», soprattutto «con l’episodio americano del giovane ucciso con tutto il contorno di situazioni che sono state evidenziate. Il culmine — aggiunge da Spazio Sud a Paestum (Salerno), kermesse dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia — di un inasprimento dei toni. Mi unisco a coloro che invitano ad abbassarli, alla moderazione, a riprendere la ricerca di modi più concilianti e democratici. Anche nella asprezza del dibattito politico».
Il ministro conferma «la preoccupazione che ruota attorno a iniziative, anche meritevoli, come la Flotilla, con espressioni che tendono ad anticipare la volontà di trasferire nelle piazze e non solo una discussione che dovrebbe invece appartenere al dibattito politico».
I rischi sono concreti: «Non bisogna dimenticare che ci possono essere processi di emulazione, non tutti sono in grado di raccogliere nel modo giusto certi messaggi e, quindi, qualcuno poi può in qualche modo fraintendere».
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13 settembre 2025
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