“Viaggio nell’acquerello” è il titolo della interessante mostra, che si terrà, dal 19 al 21 settembre 2025, presso la prestigiosa “Nidau Gallery” https://www.nidaugallery.com/matteo-paolantonio/ di Nidau (comune svizzero del “Canton Berna”).
Nell’appena nominata esposizione saranno presenti ben ventisette acquerelli, raffiguranti altrettanti scorci della nostra bella penisola, a firma di Matteo Paolantonio (Manfredonia 1970). Artista sipontino (di cui mi sono occupato, come è noto, svariate altre volte), che è davvero >, così lo ha definito, agli inizi della sua brillante carriera, l’illustre Prof. Vittorio Santoianni (Accademia di Belle Arti di Firenze).
Matteo, oltre ad essere un insegnate altamente qualificato (da diversi anni, infatti, insegna “Discipline Grafiche e Pittoriche” presso il Liceo Artistico “Benedetto Varchi” di Montevarchi/Arezzo), è un pittore originale e di rango con numerose esposizioni, nazionali e non, al suo attivo. A conferma di ciò anche il recentissimo comunicato presente sul sito web dell’ “Istituto Italiano di Cultura di Zurigo” in cui, per l’appunto, si da notizia della menzionata mostra e del relativo “vernissage” (18 settembre 2025, 18.30 – 20.30).
Ma ora voglio parlare, seppure brevemente, di questi suoi ultimissimi lavori in cui dimostra inconfutabilmente di riuscire a padroneggiare, come pochi altri suoi omologhi, anche l’alquanto raffinata tecnica dell’ “acquerello”, che si caratterizza per trasparenza, fluidità e luminosità, ma anche per le notevoli difficoltà nel correggere eventuali errori (non ammette, difatti, pentimenti).
Ciò nonostante, Paolantonio, con il suo personalissimo “Viaggio nell’acquerello”, dimostra una maestria rara nell’uso del colore e nella rappresentazione, seppure sommaria, di alcuni dettagli. Ma non si tratta di una destrezza casuale. Essa, come si può ben intuire, è frutto della intensa e prolifica produzione artistica (quasi mai disgiunta da attività di sperimentazione) di questo indiscusso maestro della pittura contemporanea italiana.
Va detto, tuttavia, che, in ognuno di questi acquerelli di M. Paolantonio, oltre alla grande padronanza tecnica, si può riscontare anche una non comune delicatezza espressiva. Ognuno dei già citati lavori, difatti, se osservato con la dovuta attenzione, ha, in sé, un che di “poetico” se non propriamente di “mistico”.
foto acquerello M_Paolantonio
Altro elemento, non certo trascurabile, presente in ciascuna delle opere in questione è, infine, l’assenza della figura umana. Essa, infatti, è volutamente e totalmente assente. Questo singolare artista pugliese, pertanto, sembra aver cercato una connessione profonda con l’unica grande “protagonista” dei suoi lavori, cioè la natura, che, con i suoi lunghi silenzi, evoca quella tanto agognata pace interiore, quell’armonia (con se stessi e con il mondo). Insomma, quell’equilibrio ostacolato, quasi sempre, dalla cosiddetta società “postmoderna”. E ciò la dice lunga sulla cifra stilistica ed espressiva di Matteo Paolantonio.
Tuttavia, al di là di queste mie brevi osservazioni, è bene ricordare, in conclusione, che “Il paesaggio appartiene a chi lo guarda”, come disse il filosofo, scrittore, saggista e poeta statunitense Ralph Waldo Emerson (1803 – 1882). Pertanto, il paesaggio si guarda sempre in funzione della propria soggettività, dei propri sentimenti e delle proprie esperienze.
Dunque, buon “Viaggio nell’acquerello”! Buon viaggio all’interno dello spazio espositivo della “Nidau Gallery”, ma anche in quello del proprio “io”, ossia quello alla scoperta del vero senso del proprio essere nel mondo.
A cura di Francesco Granatiero (profilo in basso)
fotogallery
comunicato Mostra Paolantonio_ Ist Ital di Cult Zurigo
comunicato Mostra M_Paolantonio_ Nidau Gallery
Francesco Granatiero (Manfredonia, 1971)
Disegnatore satirico, saggista ed esperto di Storia della satira. È il principale studioso di Antonio Manganaro (tra i più importanti disegnatori satirici italiani della seconda metà del sec. XIX).
Dal luglio 2014 è stato chiamato a collaborare (in qualità di esperto di storia della satira) al prestigioso mensile on-line “Buduàr – Almanacco dell’arte leggera”. Periodico (di respiro internazionale) diretto da Dino Aloi ed Alessandro Prevosto. Delle sue molteplici attività si sono interessate, negli anni, testate locali e nazionali (sia su carta che on-line). Premio Speciale della Critica (RAI TRE – Telesette – Circuito Lattemiele), nel 1996, al VIII Festival Nazionale del Cabaret diretto da Nino Frassica.
Francesco Granatiero in un simpatico scatto fotografico di Gianlucio Telera