Un euro in più sul conto per dividere una pizza a metà, ovvero per tagliare in due una margherita. È questa la voce comparsa ieri sera, sabato 13 settembre, sullo scontrino di un locale di Porto Cesareo (Lecce), lungo la costa ionica salentina: uno scontrino che ha fatto non poco discutere. 

Non si tratta tanto della cifra, giudicata irrisoria, quanto del principio che ha lasciato l’amaro in bocca agli avventori. Il sovrapprezzo, infatti, «non porta alcun reale beneficio al ristoratore, se non quello di aver guadagnato una recensione negativa e l’inevitabile eco mediatica che simili episodi generano», sottolineano. Il caso si aggiunge a una lunga lista di «balzelli da scontrino» che, soprattutto in estate, diventano oggetto di polemiche e indignazione. Dal ghiaccio nell’acqua alla fetta di limone nel tè, al costo aggiuntivo per togliere un ingrediente dalla pizza fino al coperto mascherato: ogni voce extra finisce per incrinare il rapporto di fiducia tra cliente e locale. Un piccolo costo, dunque, che rischia di trasformarsi in un grande danno d’immagine. 

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