Nel marzo 2020, in piena emergenza Coronavirus, la Regione Emilia-Romagna ha aperto un bando straordinario per reclutare con urgenza medici e infermieri da destinare immediatamente alle province di Parma e Piacenza, le più colpite dalla pandemia.

Questa procedura di reclutamento rivolta sia a professionisti già dipendenti del SSN (sottoposti all’assenso del datore di lavoro), sia a professionisti esterni, specializzandi o in cerca di occupazione, aveva lo scopo di rafforzare il sistema sanitario nelle aree più provate dall’ondata pandemica.

Per evitare di ulteriormente indebolire altre strutture già in crisi, dal bando erano esclusi i candidati già impiegati in case di riposo per anziani, strutture per disabili dell’Emilia-Romagna, e quelli provenienti da Lombardia e Veneto.

Le parole del presidente Bonaccini.

«Tutti coloro che operano nel sistema sanitario stanno facendo un lavoro straordinario – ha dichiarato il presidente della Regione Michele De Pascale –. La loro forza e professionalità sono la base per fermare la diffusione della pandemia. Con questo bando innovativo in tempi record vogliamo sostenere la sanità delle zone più colpite. È anche un monito per i cittadini a rispettare le misure restrittive, a cominciare dall’invito a restare a casa».

Figure ricercate.

Il bando cercava medici laureati e abilitati, con priorità per specialisti, specializzandi e chi avesse esperienze qualificate nelle discipline di Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina d’Urgenza, Medicina Interna, Geriatria e Igiene Pubblica.

Per gli infermieri, la priorità era rivolta a chi avesse esperienze nei reparti di Terapia Intensiva. Erano ammessi a candidarsi anche cittadini dell’Unione Europea e non, purché in possesso di regolare permesso di soggiorno. Non erano escluse le candidature di medici e infermieri in pensione.

Modalità di candidatura.

Le candidature dovevano essere presentate tramite i siti web delle Aziende USL di Piacenza (www.ausl.pc.it) e Parma (www.ausl.pr.it) o dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (www.ao.pr.it), allegando curriculum vitae aggiornato e documento di identità valido. Le Aziende avrebbero contattato gli interessati telefonicamente per avviare le pratiche, precedute da un colloquio conoscitivo.

Il rapporto di lavoro poteva essere autonomo occasionale, libero-professionale o di collaborazione coordinata e continuativa, secondo la disponibilità del professionista e le necessità sanitarie.

Questo bando ha rappresentato una risposta rapida e necessaria per sostenere le strutture sanitarie in uno dei momenti più critici della pandemia, valorizzando medici e infermieri e preservando la qualità dell’assistenza.

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