Non è un periodo facile per Andrea Kimi Antonelli, e la parte europea di questa stagione continua a non riservare alcuna soddisfazione, anzi, sta minando sempre più la sua fiducia nella vettura, dato un feeling che continua a non sbocciare, specialmente in inserimento di curva.
Qualcosa che l’italiano non aveva nascosto nemmeno alla vigilia di questo appuntamento in Belgio, al punto da sottolineare la necessità di dare una svolta a questa difficile parte di campionato, ma il weekend di Spa si sta rivelando molto più complicato del previsto.
Un momento difficile che traspare anche dalle parole dello stesso Antonelli al termine delle qualifiche odierne, chiuse con un’altra amara eliminazione in Q1, che segue quella di ieri, sempre in SQ1, durante le qualifiche brevi valide per decretare lo schieramento della sprint race.
Andrea Kimi Antonelli, Mercedes
Foto di: Zak Mauger / LAT Images via Getty Images
Tuttavia, se al venerdì l’esclusione era arrivata in seguito a un testacoda che aveva danneggiato il fondo, tanto che prima della sprint il team ha sostituito molti componenti aerodinamici, l’eliminazione di oggi è legata a una carenza di performance e, soprattutto, a una mancanza di fiducia nella monoposto, che recentemente sembra aver cambiato natura, diventando molto più nervosa.
Un limite già emerso in altri appuntamenti, dove Antonelli aveva mostrato una certa mancanza di fiducia nella vettura nelle curve ad alta velocità, e che a Spa si è inevitabilmente acuito: con un assetto tendenzialmente più scarico per contenere il gap sui rettilinei, diventa infatti molto più complicato gestire la monoposto nel tratto guidato.
“Non sorprende che George Russell abbia fatto segnare gli intertempi migliori nei settori caratterizzati da lunghi rettilinei, il primo e il terzo, mentre abbia faticato maggiormente nel tratto centrale, dove ha accusato ben nove decimi di ritardo dalla vetta. Per Antonelli, alle prese con una W16 ancora più difficile da gestire a causa del suo comportamento nervoso, le difficoltà sono state ancor più marcate, soprattutto proprio dove serve il massimo della fiducia nella monoposto.
Andrea Kimi Antonelli, Mercedes
Foto di: Sam Bloxham / LAT Images via Getty Images
Se si osserva la lista degli intertempi nel secondo settore, infatti, l’italiano è all’ultimo posto, circa un decimo più lento di Franco Colapinto, altro pilota che sta faticando a estrarre il massimo dalla sua vettura, in particolare nei tratti veloci.
Uno scenario che sta condividendo con Antonelli, che in questa parte della stagione sta faticando nel trovare quel feeling necessario per inserire la vettura in curva e portare velocità in percorrenza, dovendo quindi alzare il piede in modo decisamente più marcato rispetto ai rivali. “Manca la confidenza, sinceramente. Faccio fatica a estrarre il massimo dalla macchina ed è un momento difficile. Dobbiamo solo ritrovare la luce in fondo al tunnel”, ha raccontato Kimi a Sky.
“La macchina ultimamente ha iniziato a essere molto nervosa in ingresso e, per come guido io, faccio molta fatica perché non riesco mai a portare la velocità che voglio, e questo mi obbliga a cambiare il mio stile di guida. Questo mi fa andare più piano”, ha poi aggiunto l’italiano spiegando quali sono i problemi che sta sperimentando in questo periodo.
“Ieri ho provato a spingere un po’ troppo e poi ho perso il controllo, e questo ha peggiorato ancora di più la fiducia. Con il modo in cui sto guidando, sto solo aumentando il problema. E questo mi dà ancora meno fiducia nella macchina”.
Andrea Kimi Antonelli, Mercedes
Foto di: Steven Tee / LAT Images via Getty Images
Il modo migliore per guidare una F1 è farlo senza pensare troppo a ogni movimento del volante, ma questo è ciò che Antonelli non è riuscito a fare ultimamente. “Probabilmente sto cercando di cambiare troppo il mio stile di guida. E sembra che non stia guidando in modo naturale. È tutto molto forzato, il modo in cui guido, ed è davvero difficile”.
Per recuperare quella fiducia necessaria a fare un salto di qualità, attualmente manca quell’ingrediente che lo ha rallentato anche nelle ultime gare, ovvero la stabilità. Per un pilota esperto come Russell, che è anche piuttosto pulito nella guida, è più semplice arrivare al limite, mentre Antonelli, ancora nel suo primo anno in Formula 1, sta patendo questa eccessiva instabilità in ingresso, senza contare che anche la Mercedes sta attraversando un momento difficile sul fronte delle performance.
“Nel mio caso, sono un po’ più aggressivo con gli input rispetto a George. Sono un po’ più aggressivo in generale. Tendo a cercare di portare molta velocità in curva. E con la limitazione che ho, sto solo aumentando il problema. Quindi, dalla mia parte, sto cercando di cambiare un po’ il mio modo di guidare per avere anche un po’ di bilanciamento. Perché, ovviamente, è impossibile avere il bilanciamento perfetto. Sto cercando di lavorare su questo, ma non è facile”.
Antonelli partirà dalla pit lane nel Gran Premio, avendo poco da perdere dato il suo iniziale 18° posto sulla griglia. Questo darà anche alla Mercedes l’opportunità di adattare il suo set-up alle condizioni meteo, optando anche per un’ala più carica che possa offrirgli maggiore confidenza sul bagnato.
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