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Claudio Bozza, inviato a Reggio Emilia

La leader del Pd attacca la premier che ribatte: «La differenza è semplice: noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi»

REGGIO EMILIA – «Grazie al lavoro paziente con le altre opposizioni, siamo riusciti a chiudere la stessa alleanza progressista in tutte le regioni che andranno al voto: non succedeva da 20 anni. A Giorgia Meloni dico: abituatevi, non vi faremo più il favore di dividerci. Vinceremo, prima alle regionali e poi alle elezioni politiche». Elly Schlein, davanti a 1.500 persone, chiude con queste parole l’ottantesima Festa dell’Unità, a Campovolo. L’obiettivo è il centrodestra, ma l’appello implicito è rivolto agli alleati: Movimento 5 Stelle in testa. «Unità, unità, unità», ripete la segretaria del Pd. Perché «siamo di fronte a una sfida epocale: continueremo a constatare l’autonomia differenziata, il premierato, questa riforma della giustizia. Ma a noi non serve l’uomo e tantomeno la donna sola al comando, questo Paese ha già dato». 

A stretto giro arriva la replica della premier Meloni. «La differenza è semplice – scrive sui social – noi siamo uniti da valori comuni e da una visione, loro solo dall’ossessione di battere noi».



















































Ai lati del palco ci sono le bandiere della Palestina. Sul maxischermo, mentre navigano in mezzo al Mediterraneo, si materializzano il deputato Arturo Scotto e l’europarlamentare Annalisa Corrado, a bordo di una delle barche della missione Flottilla, che sta cercando di portare tonnellate di aiuti ai profughi di Gaza: «Abbiamo un unico scopo – spiegano – portare a termine la più grande missione umanitaria degli ultimi tempi». La leader del Pd usa toni durissimi contro il governo Netanyahu, che «a Gaza e in Cisgiordania commette crimini contro l’umanità uccidendo donne e bambini in fila per il cibo». 

Poi Schlein rilancia un appello alla premier: «Meloni riconosca lo Stato della Palestina, come hanno già fatto Spagna, Irlanda e presto anche la Francia – incalza la segretaria -. E basta con questo insopportabile doppio standard: abbiamo reagito ai crimini di guerra di Putin, dobbiamo farlo anche con i crimini di Netanyahu». Schlein tocca poi il fronte economico: «Questo governo dimostra di non avere una visione», perché «la pressione fiscale è al livello più alto dal 2020» visto che «lo Stato «ha incassato dal ceto medio 22 miliardi di tasse in più: è il drenaggio fiscale. Questo aumento ha più che mangiato quello che il governo aveva messo per ridurre le tasse: hanno preso 22 miliardi e ne avevano dati 17. Meloni dovrebbe cominciare da qui, restituire a lavoratori e pensionati queste risorse».

Staffilate contro Palazzo Chigi a parte, il dibattito tra i militanti e pure tra i numerosi parlamentari arrivati a Campovolo ruota attorno al nodo delle alleanze. E prima del classico saluto ai volontari nella maxicucina di Campovolo, Schlein torna sul punto: «Non perdiamo tempo in competizioni fra di noi – rimarca -. Possiamo lavorare per vincere le prossime elezioni politiche».

Proprio tra i militanti ai fornelli, sabato sera, Giuseppe Conte aveva ricevuto un’accoglienza molto calorosa, oltre le aspettative. Perché alla Festa dell’Unità, in un dibattito con Dario Franceschini sulle «ragioni dell’unità», il leader del M5S aveva mostrato importanti aperture sull’asse con il Pd. Poi ieri, davanti a una platea «amica» come quella della Festa del Fatto quotidiano, Conte è tornato sul tema: «Con il Pd non siamo alleati: stiamo creando un progetto politico per mandare a casa Meloni. Abbiamo costruito un progetto alle Regionali, non dichiarando a priori che siamo alleati. Lavoriamo regione per regione per costruire un progetto».

E a ruota rimarca: «Non ci possiamo dichiarare alleati: noi siamo una forza diversa, abbiamo una storia diversa dalla Quercia coi cespugli intorno». Ma Conte, dopo una lunga estate di mediazioni che hanno portato a 6 candidati governatori unitari su 6 Regioni al voto, ha maturato la consapevolezza che stare uniti è l’unico modo per battere Meloni: «Attenzione: ogni giorno lavoriamo per costruire un progetto per contrastare questa destra estremista. Ma alleati saremo quando convergeremo sul progetto progressista, nero su bianco».

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14 settembre 2025 ( modifica il 14 settembre 2025 | 21:11)