La Regione Puglia ha preso una decisione importante per valorizzare il lavoro di medici, infermieri e operatori socio-sanitari impegnati nei Pronto Soccorso di strutture sanitarie di grande rilievo come l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, l’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti e l’ospedale Panico di Tricase.

Indennità aggiuntive significative.

Con una delibera approvata nella recente seduta straordinaria della Giunta regionale dedicata alla sanità, è stato istituito un fondo unico di remunerazione per il triennio 2025-2027 destinato agli enti ecclesiastici convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale. L’obiettivo è riconoscere indennità aggiuntive calcolate sul lavoro effettivamente svolto, da erogare a partire dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2025.

Gli importi previsti sono rilevanti:

  • Fino a circa 1.000 euro al mese per i medici, equivalenti a un aumento di circa 15.000 euro l’anno.
  • Fino a circa 300 euro mensili per il personale del comparto, con un incremento annuo di circa 3.500 euro.

Un aiuto concreto per famiglie a reddito medio-basso.

Queste maggiorazioni rappresentano un sostegno economico essenziale per molti operatori sanitari e le loro famiglie. Per esempio, l’incremento stipendiale può coprire il costo di un anno di tasse universitarie, una vacanza estiva o le spese di mantenimento dell’automobile per molte famiglie, migliorando significativamente la qualità della vita dei lavoratori in un settore così stressante e impegnativo.

Un segnale dalla Regione Puglia.

L’iniziativa arriva dopo un intenso confronto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali, a dimostrazione di una volontà concreta di sostenere chi ogni giorno regge il sistema di emergenza-urgenza in Puglia. Il riconoscimento economico è parte di una più ampia strategia per rendere più attrattive le posizioni ai Pronto Soccorso, migliorare le condizioni di lavoro e rafforzare il servizio sanitario.

Numeri e copertura.

Sono circa 342 dirigenti medici e oltre 3.100 unità di personale del comparto sanitario che beneficeranno di queste indennità nella regione, in particolare nei grandi ospedali ecclesiastici menzionati, per un investimento complessivo regionale che supera i 10 milioni di euro per i medici e 22 milioni per il personale del comparto nell’ultimo triennio.

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