Prima un lungo stop per infortunio alla schiena con annessa operazione chirurgica, poi il ritorno con il ranking protetto e adesso la vittoria al Challenger di Biella. Stefano Napolitano, a trent’anni, sta davvero tentando di tornare a sorridere, e lo fa proprio nei luoghi dov’è nato. Già, perché lui di Biella è, e la finale l’aveva già raggiunta nel 2018, dove però l’aveva fermato l’argentino Federico Delbonis. Stavolta percorso netto verso il successo.

Al primo turno Napolitano, entrato in tabellone per mezzo di una wild card, non ha avuto particolari difficoltà con Enrico Dalla Valle, battuto per 6-1 6-4, e poi ha superato Federico Arnaboldi con un nettissimo 6-2 6-0. Ai quarti, poi, eliminato lo spagnolo Pol Martin Tiffon con un quasi altrettanto netto 6-1 6-2.

In semifinale è arrivato l’urrà su Gianluca Cadenasso, ventenne genovese che l’anno scorso si era issato fino al numero 439 (ora è 511, ma dopo difficoltà a livello ITF ha raggiunto due semifinali di fila tra Genova e Biella). 6-3 6-3 il risultato in questo caso, e poi in finale l’affermazione sullo svizzero Kilian Feldbausch per 7-5 6-3.

Entrato nel torneo da numero 847 del mondo, Napolitano riesce a scalare ben 331 posti, risalendo al numero 516. Ovviamente non è questa la sua reale forza, anche perché di risultati interessanti ne ha ottenuti: il secondo turno al Roland Garros 2017, il terzo turno a Roma un anno fa. Ed è anche uno da tre Challenger vinti, di cui due solo un anno fa. L’augurio è che possa vivere questa seconda parte della carriera con