Si è riunito nei giorni scorsi il tavolo della trattativa sindacale tra Ulss 2 e le sigle Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursing Up e Nursind. A maggioranza si è votato il taglio delle risorse al personale afferente alle professioni tecnico sanitarie, infermieristiche, ostetriche e sociosanitarie. Unica contraria all’operazione il sindacato Nursing Up, i cui rappresentanti hanno votato tutti contro.

Due le partite in ballo: le risorse previste dal Piano di attrattività che rientra nel Patto della Salute voluto dal Governo per valorizzare il personale sanitario. Il fondo per il Veneto vale 150 milioni, suddivisi in tranche da 50 milioni di euro l’anno. Di questi 20 milioni sono per i medici, 30 milioni per il comparto. A loro volta, i 30 milioni del comparto vengono suddivisi in 15 milioni per il welfare con emissione di voucher da 350 euro pro-capite; mentre gli altri 15 milioni di euro andranno a sostenere il personale che lavora in aree e situazioni disagiate. Con la Regione Veneto si è sottoscritto in tal senso un accordo. Per l’Ulss 2 lo stanziamento della quota welfare, previsto dalle norme solo per il personale sanitario e sociosanitario prevede l’erogazione di 350 euro in voucher detassati per ogni lavoratore, per l’anno 2025, la quota assorbe circa il 50% del fondo regionale, per un importo di 2,5 milioni di euro, il restante 50% è per aree e situazioni di disagio operativo. «Solo all’ospedale di Conegliano mancano oggi 56 infermieri, ciò significa che chi sta lavorando deve lavorare anche per i 56 che mancano» denuncia il sindacato veneto.

Considerata la decisione presa dall’Ulss 2 e le altre organizzazioni sindacali che riduce di un terzo il fondo residuo Nursing up, con spirito di collaborazione, ha proposto di destinare un altro terzo del fondo stesso, pari a circa 400mila euro per rifinanziare la progettualità che serve per incentivare la copertura dei turni carenti e i richiami in servizio con una maggiorazione a 38 euro ora (ben più appetibile dello straordinario) considerando che tutti i fondi predisposti per tale scopo sono esauriti o in esaurimento. Alla sensata proposta di Nursing up, messa ai voti dall’Amministrazione hanno votato contro Cgil, Cisl, Uil, Fials e Nursind.

IL COMMENTO

Guerrino Silvestrini, referente regionale Nursing Up, ripercorre quanto accaduto: «Come Nursing Up alla luce di quanto sottoscritto con la Regione Veneto abbiamo rimarcato al tavolo l’Ulss 2 che tali risorse dovevano essere destinate esclusivamente alla valorizzazione del personale sanitario e sociosanitario, come riconoscimento per quei professionisti che sono in maggiore sofferenza e come previsto dal Patto della Salute nazionale. In contrattazione aziendale, si è deciso di destinare 350 euro per una spesa aggiuntiva di 400mila euro anche al personale amministrativo, utilizzando parte dei fondi aziendali del comparto. Un’operazione già perorata al Tavolo Regionale che risponde alla logica dei sindacati generalisti di accontentare un po’ tutti. Sta di fatto che, così facendo, è stato sacrificato il senso di quelle risorse, a discapito del personale sanitario. Come Nursing Up e per dovere di trasparenza verso i professionisti sanitari che rappresentiamo e dell’intera categoria, rimarchiamo la posizione da noi tenuta in tutte le sedi: pur non avendo nulla contro gli amministrativi, ritenevamo che quei 400mila euro dovessero essere lasciati in disponibilità per tutti i lavoratori del comparto. Per eventuale welfare agli amministrativi si sarebbero dovute individuare altrove le risorse aggiuntive, anche finanziate dalla stessa amministrazione regionale, se ne avesse ravvisato l’opportunità o l’interesse. Da settembre a dicembre non ci sono più risorse per i richiami in servizio del personale tecnico sanitario, ostetrico, infermieristico e sociosanitario che deve sopperire alle carenze ormai croniche del sistema. Gli altri sindacati hanno detto no al finanziamento necessario a incentivare tali attività aggiuntive, sempre più insistentemente richieste dalle unità operative in difficoltà, mentre hanno confermato la spesa di 400 mila euro per il welfare agli amministrativi. Per cui chiedo come si pagheranno i richiami in servizio del personale senza alcun incentivo?»