Arriva il quinto record mondiale riconosciuto da Guinness World Records per il ciclista trentatreenne Leonardo Saponaro, originario di Ceglie Messapica. L’impresa, che lo ha visto protagonista l’8 agosto scorso, consiste nell’aver visitato il maggior numero di siti Unesco in bicicletta nell’arco di 24 ore.
La sfida di Saponaro è iniziata alle 4:04 del mattino da Capriate San Gervasio, raggiungendo dopo pochi minuti il Villaggio Operaio di Crespi d’Adda, primo di una lunga serie di patrimoni dell’umanità. Il percorso lo ha condotto successivamente al Monastero di S.Giulia a Brescia, al Lago del Frassino, Peschiera del Garda, Verona, Mantova, Modena, Bologna, Ferrara e Fratta Polesine. Nonostante la pedalata abbia occupato solo una parte delle ore previste, l’atleta ha coperto quasi 400 km, dimostrando ancora una volta la sua eccezionale condizione fisica e la predisposizione per le lunghe distanze.
Delle diciannove ore e trentadue minuti impiegate per stabilire il nuovo primato, “solo” quattordici sono state dedicate alla percorrenza delle distanze tra un sito e l’altro. Le restanti cinque ore sono state assorbite da tempi tecnici per la raccolta delle prove richieste dal regolamento, rallentamenti dovuti al traffico e modifiche del percorso a causa di lavori in corso. Un momento di particolare tensione si è verificato all’ingresso di Modena, dove un accesso forzato sulla Tangenziale Carducci (SS12) ha interrotto i contatti tra Saponaro e l’auto di supporto per circa un’ora.
“Sono stati attimi terribili perché, nonostante la palese esperienza di Leonardo dimostrata in tanti momenti di traffico intenso, eravamo dove non dovevamo essere,” hanno spiegato Doriana Scatigna, Gianleo Angelini e Marianna Soleti, che hanno assistito l’atleta e testimoniato la prova. “Noi in auto abbiamo dovuto seguire il flusso di circolazione, lui è rimasto solo e fuori dalle inquadrature con i vari rischi per la sua incolumità oltre a quello di vanificare tutto”.
Nonostante il timer segnasse ancora più di quattro ore a disposizione, Saponaro ha preso la decisione di fermarsi, battendo comunque il precedente record. “Non è stata una scelta semplice perché stavo bene ma proprio in virtù della lucidità che non avevo perso ho dovuto fare delle considerazioni riguardo al benessere di chi mi stava assistendo,” ha dichiarato il ciclista. “Erano lì per me e non potevo essere egoista, la giornata è stata pesante tra caldo e preoccupazioni varie e dovevamo anche rientrare in Puglia in un periodo prossimo al Ferragosto. Le strade che stavamo percorrendo richiedevano molta più attenzione di quella che ci aspettavamo quindi ho seguito un vecchio consiglio di Cesare Fiorio su come sia più opportuno stabilire i record e sono sereno della scelta”.
Questo nuovo successo arricchisce la già cospicua bacheca di trofei e riconoscimenti di Saponaro, che prima di dedicarsi all’ultracycling e alla definizione di nuovi record, è stato corridore semiprofessionista e spesso selezionato come rappresentante della Puglia. Sembra che questa iniziativa sia solo la prima di una serie di “progetti nel contesto Unesco”, come anticipato dall’atleta stesso, per i quali è attesa a breve una comunicazione ufficiale.
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