Continua il processo di guarigione di Achille Polonara. Il nuovo giocatore della Dinamo Sassari, da mesi in lotta contro la leucemia, si trova ora davanti a un passo fondamentale della propria cura, ovvero il trapianto di midollo osseo. A breve la stella del basket italiano andrà in Spagna, dove effettuerà l’intervento, per poi andare incontro a un periodo di isolamento. Nel frattempo, Polonara continua a puntare l’obiettivo sul ritorno in campo con la maglia di Sassari, dopo aver rifiutato la proposta arrivata dalla Virtus Bologna.
Intervistato dal Corriere di Bologna, Achille è tornato a parlare dell’addio alle Vu Nere e dell’attesa per il ritorno in campo, confermando di aver trovato un midollo osseo compatibile. È possibile leggere l’intervista completa, di cui riportiamo alcuni dei passaggi più interessanti, a questo link.
Sul trapianto di midollo:
Lunedì 15 settembre farò alcune visite per il trapianto di midollo osseo, poi martedì il ricovero. È stato trovato un midollo, è una ragazza americana compatibile al 90%. Sono stato fortunato, c’erano due donatori compatibili al 90%, anche un ragazzo tedesco, ma hanno optato per lei perché sono riusciti a mettersi in contatto subito. Dopo il ricovero di domani dovrò fare un ciclo di chemioterapia che durerà 5-6 giorni. Il trapianto dovrebbe avvenire attorno al giorno 23-24 settembre.
L’affetto dei compagni:
Mi è stato vicinissimo Belinelli, ci siamo sentiti quotidianamente. Poi i miei compagni di Nazionale e Pozzecco con le loro chiamate prima delle partite mi hanno dimostrato un affetto enorme. A mezz’ora da una sfida importante non ti aspetti una chiamata dallo spogliatoio.
Le emozioni della finale scudetto:
Il ricordo più bello della finale è quando tutta la squadra e lo staff sono venuti sotto casa mia una volta scoperto della malattia. Avrei voluto abbracciarli uno per uno, ma non era possibile. Aspettavo quelle partite con ansia come se avessi dovuto giocare io, ero carico e gasato. Dopo la vittoria in gara 3 a Brescia c’è stata la videochiamata di Shengelia dal campo, poi i festeggiamenti con i tifosi e il giorno dopo la coppa in ospedale. Bei momenti.
L’addio alla Virtus:
Ho accettato la scelta della Virtus e ne ho apprezzato la coerenza, perché non rientravo nei loro piani a prescindere dalla malattia. Onestamente mi sarei sentito offeso se mi avessero firmato per fare il bel gesto solo perché ho la leucemia. Ho preferito la proposta di Sassari perché il mio sogno è provare a giocare ancora. Avessi accettato un ruolo da scout significava smettere, invece così ho l’obiettivo di passare le visite mediche e tornare in campo