Si avvicina l’apertura del giudizio di secondo grado per Albert Gudmundsson. L’islandese sarà ascoltato il 5 e il 6 novembre dalla Corte d’Appello di Kopavogur, a poco meno di dieci chilometri da Reykjavik. I fatti, che risalgono all’estate del 2023, sono noti: il giocatore era stato accusato di “cattiva condotta sessuale” da una ragazza, rimasta anonima per motivi di privacy. La sentenza di primo grado, che lo aveva assolto, era arrivata lo scorso 10 ottobre: secondo i giudici del tribunale di Reykjavik «il giocatore è innocente» e il reato non esiste. Si trattava della seconda volta che il calciatore veniva riconosciuto non colpevole dalla giustizia islandese, dato che inizialmente il caso era stato perfino archiviato.
Processo Gudmundsson: quando arriva la sentenza
A novembre scorso era stato formalizzato il ricorso da parte della Procura della Repubblica di Reykjavik: dall’inizio delle udienze, la Corte avrà tempo 4 settimane per emettere la sentenza. Attesa dunque entro il 4 dicembre. A luglio Gud si era detto positivo: «Non sono preoccupato perché ho già vinto in primo grado. La mia vita va avanti, devo concentrarmi sul calcio, sulla mia famiglia e sui miei amici. Ma chiudere la vicenda mi toglierà un peso dalle spalle. In primo grado è uscito cos’è successo davvero quella notte, sono sicuro che tutto si risolverà per il meglio». Gudmundsson si sta riprendendo da un piccolo infortunio alla caviglia accusato il 5 settembre durante Islanda-Azerbaigian, che gli ha fatto saltare la sfida contro il Napoli di sabato sera. Come detto, a novembre dovrà recarsi di persona a Reykjavik: difficile che possa partecipare alla trasferta di Conference League del 6, quando la Fiorentina sarà ospite del Mainz.
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