© ASO / Billy Ceusters
Tadej Pogacar si prepara al quarto successo al Tour de France 2025. Terminate le montagne, superata la giornata odierna senza insidie, resta dunque solo la tappa di Parigi prima di poter sollevare il suo quarto trofeo della Grande Boucle. Anche se non sarà la solita passerella, il vantaggio accumulato nelle venti tappe affrontate sinora sembra ovviamente confortevole per riuscire a portarsi a casa un’altra vittoria di altissimo profilo. Il leader della UAE Team Emirates XRG ne è ovviamente ben consapevole, pur volendo cercare di non vendere la pelle prima dell’orso, cercando di
“Sono abbastanza sicuro della mia vittoria finale, ma non voglio ancora dire nulla al riguardo – spiega dopo il traguardo di Pontarlier – Voglio rimanere concentrato, insieme alla mia squadra, fino a quando non avrò tagliato l’ultimo traguardo a Parigi. È sempre un piacere correre in una città così grande e bella come Parigi. È uno degli aspetti più belli di questo sport. Siamo 180 ragazzi che passano settimane a pedalare in montagna e alla fine, all’improvviso, ci ritroviamo nelle strade di una delle città più grandi del mondo”.
Una giornata che per festeggiare il 50° anniversario del primo arrivo sui Campi Elisi, oltre che omaggiare i Giochi di Parigi della passata stagione, come ormai ben noto presenterà un finale diverso dal solito, con un circuito modificato per passare da Montmartre e offrire una salita che potrebbe dare spettacolo e consentire attacchi prima del scendere in picchiata verso gli Champs-Elysées. Magari per offrirgli una immagine quasi unica, ovvero trionfare su quel mitico viale in Maglia Gialla..
“Non so come andrà la tappa finale – aggiunge – Non sarà una classica, perché arriviamo dopo 20 tappe e il percorso è relativamente breve, il che renderà lo sforzo piuttosto intenso. Faremo dei piani a seconda di come ci sentiremo dopo essere entrati nel circuito finale e dopo aver valutato i rischi che potremmo correre. Oltre a me, anche Jhonatan Narvaez può puntare alla vittoria di tappa”.
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