L’aumento dell’occupazione «Oltre un milione di posti di lavoro creati in mille giorni»
Il governo Meloni ha raggiunto i primi mille giorni di governo lo scorso 18 luglio. Secondo ISTAT, in quel mese in Italia c’erano circa 24,2 milioni di occupati, 970 mila in più rispetto a ottobre 2022, il mese in cui si è insediato il governo. La dichiarazione di Meloni è leggermente imprecisa, ma va detto che di recente ISTAT ha pubblicato una revisione delle stime sugli occupati, che ha rivisto al ribasso quelle precedenti.
In ogni caso, quanto di questo aumento dell’occupazione sia attribuibile alle politiche del governo è però difficile da stabilire con certezza, in assenza di studi specifici condotti da economisti o esperti del settore. Il fatto che durante il governo Meloni gli occupati siano aumentati non implica automaticamente che tale crescita sia il risultato diretto delle scelte dell’esecutivo.
L’aumento degli occupati, infatti, è iniziato prima dell’insediamento del governo e fa parte di una dinamica che da anni interessa quasi tutti i Paesi dell’Unione europea. In alcuni Stati membri, peraltro, il numero degli occupati è cresciuto anche più che in Italia, il cui tasso di occupazione rimane il più basso dell’intera Ue.
Va inoltre osservato che la crescita degli occupati in Italia riguarda soprattutto le fasce di popolazione più anziane, nelle quali sono più diffusi i contratti a tempo indeterminato. In parte – ha sottolineato ISTAT in diversi rapporti – questo fenomeno è legato anche alle politiche che hanno innalzato l’età pensionabile.