Le condizioni del ragazzo restano critiche, ieri gli atleti della Nazionale non si sono allenati

Matteo Franzoso resta in coma farmacologico in Cile, a Santiago. Le condizioni del 25enne sciatore italiano (domani compirà 26 anni) sono ancora critiche. I genitori del ragazzo, Olga e Marcello, arriveranno in Cile dove si trova già il fratello di Matteo, Michele, allenatore dello Sci Club Sestriere. Franzoso ha riportato un trauma cranico causato da una caduta in pista a La Parva, sulle Ande: ha perso il controllo dopo l’atterraggio a seguito di un salto ad alta velocità e sarebbe finito contro una stacciolata in legno. Ieri, intanto, i compagni gli atleti della Nazionale non si sono allenati, scossi dalla notizia.

Garrone: «La sicurezza va rafforzata»

«In poco tempo dobbiamo contare tre incidenti, il mondo dello sport e delle istituzioni devono intervenire». Alessandro Garrone, vicepresidente esecutivo ERG SPA, dal 2004 presiede lo Sci Club Sestriere, dove é cresciuto
Matteo Franzoso, vittima sabato di una caduta nell’allenamento della discesa libera, in Cile. Il nazionale ha perso il controllo degli sci schiantandosi contro una staccionata e procurandosi un trauma cranico. Trasportato in elicottero all’ospedale di Santiago del Cile, versa in gravissime condizioni, intubato ed in coma farmacologico. A ottobre 2024 Matilde Lorenzi, 20 anni, muore per una caduta in allenamento in val di fassa, a marzo 2025 Marco Degli Uomini, 18 anni, muore per una caduta in allenamento sullo Zoncolan. Garrone, col pensiero alle tragedie di Matilte Lorenzi e Marco Degli Uomini, parla di «giovani che hanno sacrificato anni
per uno sport considerato sino ad ora sano, aggregante, formativo e che deve rimanere tale». «Ma come per tutti gli sport in cui la tecnica, i materiali, le prestazioni si evolvono e tendono all’estremo, anche le regole, i dispositivi per la sicurezza, le protezioni delle piste ed i controlli devono adeguarsi – ha aggiunto – per salvaguardare la salute e la vita degli atleti. Le istituzioni, le federazioni nazionali e internazionali, le associazioni, i produttori di sci e materiali di sicurezza, tutti devono sentire forte la responsabilità verso la salute e la vita degli atleti ed agire con rapidità e
determinazione affinché lo sci possa continuare ad essere uno sport emozionante, spettacolare, ma con un livello di rischio consono alla disciplina».



















































15 settembre 2025 ( modifica il 15 settembre 2025 | 15:15)