L’intervento

Il noto divulgatore scientifico interviene sui casi di chilkungunya che hanno convolto Verona




A destra, Roberto Burioni


A destra, Roberto Burioni




A destra, Roberto Burioni


A destra, Roberto Burioni

Anche il noto virologo e divulgatore scientifico Roberto Burioni è intervenuto sui numerosi casi di chikungunya registrati nel Veronese.

Il medico marchigiano ha preso spunto dalla situazione della nostra provincia per riprendere una sua battaglia: bisogna agire tempestivamente sulle zanzare, perché per la malattia non ci sono né vaccini ne cure.

 

 

Scrive Burioni: «Dobbiamo agire ovunque, in tutto il Paese, per fare sparire queste zanzare che peraltro prima del 1990 in Italia non c’erano. L’azione deve essere a tappeto (il fatto che l’epidemia scoppi in un luogo o nell’altro è solo un caso) e non deve consistere semplicemente nella diffusione di insetticidi. Si deve cominciare a marzo con i larvicidi, tutta la popolazione deve essere coinvolta, e si deve monitorare il numero di zanzare presenti e se il numero è alto agire tempestivamente e con decisione, senza tentennamenti. Non è questione di destra o di sinistra, ma di tutela della salute pubblica e dell’economia di una nazione che dal turismo trae parte del proprio benessere».

E conclude: «Se questo non verrà fatto corriamo il rischio di trovarci una bella epidemia di Dengue o Chickungunya alla fine della primavera e vedere non solo la nostra salute messa in pericolo, ma una stagione turistica estiva totalmente distrutta».