Dov’è finita la Mercedes del primo quarto di campionato? Quella che permetteva a Russell di salire quattro volte sul podio e Antonelli di essere solido piazzato a metà della zona punti. L’impressione (e qualcosa in più) è che dopo la vittoria in Canada il team sia arretrato nella scala dei valori, scavalcato dalla Ferrari e con il podio ottenuto da Russell in Ungheria frutto di un episodio che ha nei problemi di gestione della SF-25 nell’ultimo stint di gara da parte del team il punto cruciale del risultato.
Da Baku per un cambio di competitività
A Monza Russell ha corso senza mai impensierire Leclerc e da Wolff è arrivata una strigliata ai suoi, ad Antonelli come al pilota inglese Russell – per la gestione delle gomme quando ha provato ad avvicinare Leclerc -. Lodi? Solo per Verstappen. Ecco, conclusa la parentesi europea del campionato, Mercedes tornerà alla competitività vista nelle gare lontane dal Vecchio Continente? Curioso se così fosse, quasi in una coincidenza geografica dei risultati.
Prossima fermata del mondiale: Baku. Sulla carta, per tipologia di curve e per quanto mostrato da Mercedes in Canada, potrebbe essere un circuito favorevole, tanto più con temperature ambientali basse, appena sopra i 20° C. Serve battere un colpo per non perdere contatto dalla Ferrari nel mondiale Costruttori, dove in palio c’è il piazzamento di consolazione, dietro alla McLaren. Ferrari, Mercedes e Verstappen in corsa per il secondo posto.
“Con la parte ‘europea’ dell’anno ormai conclusa, questo fine settimana iniziamo l’ultimo terzo della stagione. Sarà una corsa intensa fino al traguardo di Abu Dhabi, con tre squadre in lotta per il secondo posto nel Campionato Costruttori. A Monza abbiamo perso terreno rispetto ai nostri avversari e sappiamo che, se vogliamo arrivare primi, nelle ultime otto gare dovremo fare meglio di quanto abbiamo fatto in Italia”, dice Wolff in vista del week end di Baku.
L’ambizione di correre davanti
““Le gare ‘flyaway’ iniziano con due circuiti cittadini. La prima è in Azerbaijan, poi tra due settimane ci sposteremo a Singapore. Il tracciato di Baku è un mix impegnativo di rettilinei ad alta velocità, curve a 90 gradi e la sezione del castello, stretta e tortuosa. È un buon banco di prova sia per la vettura che per il pilota. La griglia è serrata e ancora una volta i piccoli margini faranno una grande differenza; se daremo il meglio di noi, come sappiamo di poter fare, potremo sperare in un weekend forte, lottando nelle prime posizioni”.