Nel suo editoriale per Gazeta Sporturilor, Andrei Niculescu ha analizzato il difficile inizio di campionato dell’Inter di Cristian Chivu. “Per Chivu è stato il primo vero esame in Serie A e, purtroppo, l’ha fallito. L’ha fallito nei dettagli, ma, sfortunatamente, ciò che conta e rimane nelle statistiche è il risultato. La storia della partita verrà dimenticata, così come verrà dimenticato il fatto che l’Inter abbia pareggiato due volte e sia andata in vantaggio una volta, dimostrando comunque carattere. O che fosse avanti 3-2 quando si entrava appena nell’ultimo quarto d’ora”.
“L’inizio di campionato dell’Inter non è troppo brillante. Ci sono già 6 punti di distacco dal Napoli, che appare molto solido, e dalla Juve, che sembra stare meglio rispetto alla scorsa stagione, nonostante le incertezze che hanno gravato su Igor Tudor. D’accordo, i campionati non si vincono a settembre, ma a volte si perdono in questo periodo, perché i punti persi possono rivelarsi decisivi. E se la sconfitta con la Juve rientra tra quelle che possono accadere, date le circostanze, l’incidente con l’Udinese, a “San Siro”, appartiene alla categoria “così no!”.
“L’Inter non ha perso questa partita a Torino perché ha giocato peggio della Juventus, ma perché ha giocato in modo meno intelligente in momenti chiave. Chivu si trova in una situazione ingrata. E non lo dico solo perché, essendo romeno, mi sento vicino a lui e mi piacerebbe che riuscisse ad affermarsi in un calcio piuttosto difficile. Se oggi all’Inter ci fosse stato Conte e la squadra avesse iniziato il campionato nello stesso modo, si sarebbe detto che la colpa era della rosa invecchiata, priva di motivazioni e ancora condizionata dallo stato d’animo alterato da ciò che era accaduto a fine stagione scorsa. Essendo Chivu l’allenatore, si parla invece della sua mancanza di esperienza nel gestire uno spogliatoio diventato molto più esigente rispetto a qualche anno fa”.
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