Nella settimana successiva al Gran Premio d’Italia, disputato sul tracciato di Monza, la McLaren non ha perso tempo e si è subito rimessa al lavoro. Il team di Woking ha infatti organizzato due giornate di test TPC (Testing of Previous Cars) sul circuito di Imola, una scelta non casuale: la pista emiliana rappresenta uno dei tracciati più tecnici e completi presenti in calendario, ideale per raccogliere dati e permettere ai piloti di accumulare esperienza su monoposto di Formula 1.

O’Ward, talento dall’Indycar

Il primo protagonista della sessione è stato Pato O’Ward, volto noto del panorama Indycar con il team McLaren Arrows. Per il messicano non si è trattato di un debutto assoluto, dato che aveva già avuto occasione di mettersi al volante di una F1 in passato, ma ogni chilometro aggiunto nel bagaglio resta prezioso. La sua crescita nel programma McLaren è seguita con grande attenzione, tanto dai vertici della scuderia quanto dagli appassionati: O’Ward è considerato una delle possibili alternative per il futuro, un talento esplosivo che potrebbe un giorno affacciarsi con continuità nella classe regina. Inoltre, queste giornate di test sono servite al messicano per prepararsi al meglio al turno di prove libere che disputerà durante il weekend del Messico.

Stevens, il collaudatore di fiducia

Accanto a O’Ward, a Imola ha girato anche Will Stevens, test e development driver del team papaya. L’inglese, già con un passato da titolare in Formula 1, è oggi un membro essenziale del team nel lavoro di sviluppo: le sue indicazioni tecniche sono un riferimento per gli ingegneri e il suo ruolo, spesso lontano dai riflettori, si conferma cruciale per la crescita della squadra

La variabile meteo

Le giornate di test sono state interrotte dalla pioggia del mercoledì, un fattore che ha limitato i chilometri percorsi e reso più complesso completare le prove previste. Nonostante le difficoltà, McLaren ha comunque raccolto dati utili e recuperato il lavoro nella giornata di giovedì: girare in condizioni miste, tra asciutto e bagnato, può offrire spunti interessanti per la gestione delle gomme e per affinare le reazioni della vettura su un tracciato tecnico come Imola.