di
Flavio Vanetti
Matteo Franzoso avrebbe compiuto 26 anni domani. Si stava allenando con la squadra dei velocisti azzurri: con la testa ha battuto violentemente contro una staccionata, riportando un grave trauma cranico
L’Italia dello sci piange la morte di un altro atleta dopo la tragedia che lo scorso ottobre ha colpito la piemontese Matilde Lorenzi. Matteo Franzoso non ce l’ha fatta a superare le conseguenze del terribile incidente avvenuto nel corso degli allenamenti a La Parva, in Cile, assieme ai compagni della squadra azzurra dei velocisti. Matteo, genovese di nascita, cresciuto sciisticamente a Sestriere, portacolori delle Fiamme Gialle, domani avrebbe compiuto 26 anni: «È una tragedia per la famiglia e per il nostro sport, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi — così il presidente della Fisi Flavio Roda in una nota sul sito della Fisi — È assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere. In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario».
La dinamica dell’incidente
È una coincidenza crudele, seguito di un «crash» avvenuto secondo una dinamica incredibilmente sfortunata. Se la morte di Matilde Lorenzi aveva scatenato anche discussioni sui criteri di sicurezza della pista sul ghiacciaio della Val Senales, il tracciato di La Parva è esente da critiche: da 20 anni lo frequentano le nazionali di tutto il mondo e nelle scorse settimane aveva ospitato i campionati sudamericani. Matteo assieme agli altri azzurri aveva raggiunto il Cile il 6 settembre. Si è fatto male nella parte alta, su un salto apparentemente innocuo perché lì la velocità non è alta. Però Franzoso ha spigolato — o è stato vittima di un’impuntata — ha perso il controllo e ha superato in volo ben due file di reti. Con la testa ha infine picchiato violentemente contro una staccionata, riportando un grave trauma cranico. Santiago dista solo 50 km da La Parva, per cui, grazie al trasporto con un elicottero, l’ospedale è stato raggiunto velocemente. Ma le condizioni dello sciatore sono appare subito critiche: posto in coma farmacologico, la sua battaglia per la vita è durata poco.
Chi era Matteo Franzoso
Ragazzo solare, sorridente e gentile, Matteo cercava di rilanciarsi in questa stagione dopo che la sua carriera non era decollata e anzi l’aveva visto uscire dalla squadra della Coppa del Mondo. Aveva cominciato a 17 anni, impegnandosi in tutte le discipline ma andando meglio in quelle tecniche. Aveva però scoperto di rendere di più nella combinata e questa specialità l’aveva così avvicinato alla discesa.
A livello giovanile, Franzoso è stato quarto in libera ai Mondiali junior di Narvik, nel 2020. Ha esordito in Coppa Europa il 13 dicembre 2017 e la sua prima e unica vittoria nel circuito è avvenuta nel superG del 29 novembre 2021 a Zinal, in Svizzera. Nella stessa stagione, Franzoso ha esordito sulla grande ribalta della Coppa del mondo, il 17 dicembre, nel superG della Val Gardena. Sono 17 le sue presenze nel circuito maggiore (11 in superG e 6 in discesa): il miglior risultato — che gli ha regalato i primi punti nella CdM — è stato il ventottesimo posto nel superG di Cortina d’Ampezzo (28 gennaio 2023). Sempre in quell’anno ha conquistato il titolo italiano della combinata. L’ultimo start nella Coppa del Mondo risale alle gare norvegesi dello scorso marzo a Kvitfjell, sulla pista dei Giochi 1994.
Ancora alla ricerca di una dimensione nello sport amato, Franzoso era stato orientato dai tecnici soprattutto sul superG, centro di gravità della ripartenza che lo accomunava a un compagno dal cognome simile al suo, il quasi coetaneo Giovanni Franzoni. Purtroppo la sua storia umana e sportiva si è conclusa in modo triste e in una circostanza che lascia increduli. La sua disgrazia si aggiunge a quelle di Matilde Lorenzi e della diciottenne promessa francese Margot Simond, morta il 24 aprile durante un allenamento in Val d’Isére: non è un gran momento per lo sci.
15 settembre 2025 ( modifica il 15 settembre 2025 | 20:08)
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