Le medaglie a sorpresa, quelle inaspettate e insperate, quelle quasi immaginate alla vigilia del grande evento, sono spesso le più belle. Festeggiare un alloro contro pronostico ha un sapore speciale e può spesso spostare gli equilibri di una manifestazione, dando un volto diverso a una spedizione. Iliass Aouani ha conquistato il bronzo nella maratona ai Mondiali 2025 di atletica: un italiano è tornato a essere protagonista sui 42,195 km e ha riportato il tricolore sul podio iridato della specialità dopo 22 anni, tra l’altro festeggiando da Campione d’Europa (aveva primeggiato nella rassegna continentale riservata alle specialità su strada).
La stoccata firmata lungo le strade di Tokyo ha anche compensato un’inattesa controprestazione: l’eliminazione di Larissa Iapichino nelle qualificazioni del salto in lungo, dato che la toscana si era presentata nella capitale giapponese con il chiaro intento di inseguire una medaglia dopo aver vinto gli Europei Indoor e la finale di Diamond League. Dopo tre giorni di competizione il bottino dell’Italia è così salito a quattro allori: gli argenti di Antonella Palmisano (35 km di marcia) e Nadia Battocletti (10.000 metri), i bronzi di Leonardo Fabbri (getto del peso).
Il Bel Paese resta così in piena corsa per eguagliare il record di medaglie in un’edizione dei Mondiali, ovvero le sei portate a casa da Goteborg nel 1995 (due ori, due argenti e due bronzi). Intanto si è già pareggiato in termini numerici il bottino di Budapest 2023 (un oro, due argenti, un bronzo), anche se all’appello manca ancora il titolo (il primato è di due, raggiunto in tre occasioni). Non va dimenticato che da Daeugu 2011 a Doha 2019 non si salì mai sul gradino più alto del podio, che a Eugene 2022 arrivò “soltanto” l’oro di Massimo Stano nella 35 km e che a Budapest si festeggiarono due allori (l’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e l’argento di Fabbri).
Quali carte da medaglie avrà a disposizione l’Italia nei prossimi sei giorni di gare? Mattia Furlani se la può giocare per il podio nel salto in lungo, dove si presenterà da Campione del Mondo Indoor e da detentore della seconda prestazione mondiale stagionale: il laziale dovrà superarsi nella grande sfida con il greco Tentoglou, lo spagnolo Lescay e i temibili giamaicani. Andy Diaz darà la caccia al titolo dopo il trionfo iridato in sala, vanta il mondiale stagionale ed è in forma, ma il confronto con lo spagnolo Diaz e il portoghese Pichardo si preannuncia infuocato.
Si potrà sperare ancora in Antonella Palmisano (20 km di marcia, anche se la pugliese è parsa stremata dopo la 35 km e dovrà ancora confrontarsi con Maria Perez e altre rivali di rango) e Nadia Battocletti (5.000 metri, ma la mezza distanza sempre essere meno congeniale alla trentina). Matteo Sioli sarà un outsider nel salto in alto, Lorenzo Simonelli dovranno tirare fuori il coniglio dal cilindro sui 110 ostacoli, difficile la missione per le staffette.