«Mi rode star qui, ho anche pensato di farla finita». Anche i giganti piangono. E fanno commuovere chi fa il tifo per loro. Difficile trattenere le lacrime, cariche di emozione, speranza e rabbia, guardando in Tv la battaglia di Achille, che di cognome fa Polonara e compirà 34 anni il prossimo 23 novembre. Il campione marchigiano del basket lo scorso giugno è stato colpito da una forma di leucemia mieloide acuta. Sentire questa storia attraverso le Iene, raccontata dalla sua voce, senza filitri, attraverso i suoi occhi stanchi ma sempre intrisi di luce, di speranza, vedendolo spogliato dei suoi capelli (con la schiettezza dei bambini, con il figlio rasato come lui: «Papà non ci piace pelato») e con il catetere inserito nel braccio, colpisce come un pugno allo stomaco. Per Polonara è una battaglia da combattere con e per la sua famiglia, figli e moglie, con la stessa determinazione di chi è stato sempre abituato a lottare su ogni pallone. «Io non ho mai nascosto nulla, voglio essere un esempio per chi combatte».