di
Matteo Castagnoli

Francesca Manno, pugliese di origine, dagli anni Sessanta viveva nella palazzina di Baggio con il marito. Domenica sera era scesa in garage e stava rincasando: in quel preciso istante il 70enne si è lanciato

Francesca «Franca» Manno, 83 anni, stava rientrando in casa. Domenica pomeriggio, alle 18, era uscita nel cortile interno del complesso di palazzine a Baggio — estrema periferia a ovest di Milano — per sbrigare alcune faccende nel suo box auto numero 60, sul retro del condominio. Il percorso dall’ingresso: un camminamento stretto davanti alla portineria, poi un paio di gradini e i garage ai piedi dello stabile di fronte a quello in cui da oltre 50 anni la donna viveva col marito 93enne. Ecco, da quel palazzo — mentre la signora Francesca tornava indietro passeggiando di fianco al muro — l’è precipitato addosso un vicino di casa 70enne che domenica aveva deciso di togliersi la vita. Ma dopo un volo di più di dieci metri dal ballatoio delle scale, ha centrato in pieno la donna. Lei è morta sul colpo. Lui, invece, è stato portato d’urgenza al pronto soccorso del Niguarda: ha diverse fratture alle gambe ma non è in pericolo di vita. È stato denunciato per omicidio colposo.

La 83enne, con un fratello e tre nipoti, era originaria della Puglia. «Ma ha sempre vissuto qui», sottolinea Nunzia, la portinaia. Insieme al marito infatti, intorno alla metà degli anni Sessanta, s’era stabilita in via Fratelli di Dio, a Baggio appunto. E quelle due palazzine color mattone, divise da una casetta utilizzata dalla custode, non le aveva più lasciate. Nel condominio era un volto conosciuto. Soprattutto tra gli anziani. «Andavamo insieme in una piscina qui vicino. Lei aveva la patente e accompagnava me e mio figlio — racconta Loredana Massaretto che ha abitato in via Fratelli di Dio per più di 40 anni —. Quando ho saputo la notizia, sono rimasta sconvolta. È un tragedia. Era una donna sempre disponibile, elegante». Chi la conosceva ricorda che da giovane aveva lavorato come parrucchiera.



















































Con il marito, che usciva meno di casa, abitava al primo piano della scala «A», a destra dell’ingresso, di fronte alla «B», un altro palazzo in cui invece vive il 70enne che domenica ha tentato il suicidio. Un gesto volontario che nell’ultimo periodo aveva confidato a dei parenti: «Sto male. Prima o poi la farò finita». I vicini raccontano che da qualche tempo avesse problemi di deambulazione e che vivesse con la mamma malata al piano ammezzato della scala «B». Nel complesso residenziale abita poi anche il fratello del 70enne, mentre il papà — con cui aveva una piccola attività di riparazione di lavatrici — è morto prima del Covid. L’uomo, due figli e una ex compagna, era in pensione da 15 anni. Due giorni fa ha trovato il coraggio ed è salito, forse usando l’ascensore, al quarto piano del palazzo. Poi il gesto volontario, un salto nel vuoto finendo addosso alla «Franca», come la chiamavano gli amici della zona. Il 70enne è al momento ricoverato. In mezzo ai residenti sotto choc domenica erano arrivati i sanitari del 118, il medico legale e i carabinieri. Avevano solo potuto constatare la morte della 83enne.

Intanto in Procura è pronto un fascicolo a firma della pm di turno Giovanna Cavalleri, che nelle prossime ore fisserà l’autopsia sul corpo della signora Francesca. Poi il via libera ai funerali.


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16 settembre 2025