di
Candida Morvillo
Ai tempi della separazione da Chiara Giordano, per via delle foto di lui con Rocío, la suocera avvocata lo chiamò «genero degenerato». Ora gli imbarazzanti messaggi alla modella 23enne (che scrive: «Io non volevo venisse pubblicato nulla») mettono di nuovo nei guai l’attore di don Matteo
Ma cosa saranno mai gli «occhi spaccanti»? Occhi che ti spaccano il cuore, il sonno, o peggio una famiglia? Occhi potenti come quelli di Don Matteo che ti inchiodano alla colpa prima ancora del perdono? Occhi che ti inducono a dire: «Non è come sembra». E invece sembra proprio.
Tutta Italia si interroga sul presunto vocale che il padre di famiglia Raoul Bova avrebbe inviato a una modella di 23 anni e divulgato da Fabrizio Corona su Youtube nel suo «Falsissimo». Il vocale è «spaccante», qualsiasi cosa significhi, perché Raoul Bova è l’uomo a cui era riuscito un miracolo raro, quasi cinematografico: tenere insieme due nature opposte e perfettamente italiane. Da un lato, il bravo ragazzo, divo delle fiction perbene e perbeniste, quello che ha preso il posto di Terence Hill nella tonaca di Don Matteo; dall’altro, il sex symbol che aveva fatto impazzire Madonna, che lo scelse come epitome del maschio latino per starle accanto in uno spot, col suo sguardo «spaccante» buono per vendere desideri.
Era bello, bravo e buono e pure incredibilmente sexy, l’uomo che tutte volevano e che avrebbe potuto averle tutte, ma sposò Chiara Giordano, la ragazza della porta accanto: discreta, aliena ai riflettori, nota solo per essere figlia di Annamaria Bernardini de Pace, la matrimonialista delle cause più agguerrite. Mal gliene incolse, perché più avanti dovette vedersela proprio con la suocera. Accadde quando, ormai padre di due figli, fu paparazzato nel 2011 con Rocío Muñoz Morales (sul set del film «Immaturi» di Paolo Genovese) e l’immagine dell’uomo perfetto si spaccò. La suocera scrisse sul Giornale la celebre «lettera aperta a un genero degenerato»: «Caro genero, mi sai indicare il momento in cui da genero devoto sei diventato degenero? Forse quando hai giurato… che non avevi tradito mia figlia, o quando, molto tempo prima, in segreto, l’avevi già tradita? E invece… sei un vigliacco, ambivalente, manipolatore» (per inciso, de Pace ha sempre sostenuto che era una lettera generica, non diretta al suo specifico genero).
E ora, la storia sembra ripetersi. L’immagine di Bova, nuovamente virata sul bravo padre di famiglia, grazie a anni di apparente serenità con Rocío, madre delle sue figlie di nove e sei anni, viene fatta a pezzi (in modo «spaccante»?) dal presunto tradimento con Martina Ceretti, 19 anni meno di lui. Altro che Don Matteo, qui siamo al Don Giovanni. Sostiene Corona che sia stata la modella Martina Ceretti, a contattare prima Bova su Instagram e poi lui «per diventare famosa» (lei, in una storia social: «Corona mi ha descritto come una ragazza che non sono. Non ho mai voluto che venisse pubblicato nulla. Mi dissocio»).
Ma qui, il punto non è chi ha cercato chi, perché il diavolo si annida nei dettagli. La foto-profilo di Martina da centomila followers, per dire: Un bel sorriso? Un bel bikini? Ma no. Lato B in primo piano, più stile Only Fans che Instagram. E fa sorridere amaro, o forse diabolico, leggere i presunti messaggi direct di Bova che chiede se le foto sono vere. Chatteranno per due anni, dal 2023 al 2025, senza mai incontrarsi («Lei: forse il 24 vado a Roma, ci sei? Lui: no. Vuoi vedermi? Solo per un caffè? Lei: no. Lui: qualcosa di più bello? Lei: obviously, solo cose belle. Lui: speriamo). Poi, il presunto appuntamento fatale all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Lui chiede: «Aperitivo, cena?», lei risponde che ha la tesi in Filosofia da preparare. E lui: «Anche dopocena». Una proposta da uomo maturo che ha a cuore i percorsi accademici delle fanciulle. Si accorderanno per una «cena speciale» in camera. Vedremo come andrà finire nel famoso vocale.
Intanto, Bova, tramite il suo avvocato David Leggi, fa sapere: «Raoul e Rocío sono separati di fatto da molto tempo e si alternano nell’accudimento e nella cura delle figlie. Siamo in attesa di indicazioni della signora per poter formalizzare, anche in tribunale, una realtà già nota e indiscutibile». Rocío affida all’avvocato Antonio Conte (quello di Francesco Totti nel divorzio da Ilary Blasi) la sua replica: «È falso che vi sia una separazione di fatto. La mia assistita ha appreso tutto dai media». Non solo. Sempre l’avvocato di Bova dice che «sono in corso accertamenti penali per la diffusione illecita di materiale privato». Un’inchiesta, dunque. Il che suona abbastanza come una conferma che quel materiale c’è, esiste, ed è vero.
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Il giorno dopo la cena e dopocena, sempre secondo il racconto di Corona, Bova manderebbe un messaggio che suona come il risveglio di un adolescente cotto a puntino: «Dormito con il tuo sapore e odore, per me è stata una serata speciale. Non mi sono fatto la doccia per addormentarmi con te. Mi dici come sei stata tu?». E poi, il vocale da un minuto e ventidue secondi, che ormai è virale, per quanto l’audio sia a pagamento: «Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti e dai baci meravigliosi, dolci, soavi, fammi fare un po’ il filosofico al tuo livello… Sono qui nel letto, mi sto per preparare, ho già fatto mezz’ora di corsa, sa tutto ancora un po’ di te qua, quindi come se fossi qui ti annuso… poi fatti sentire durante la giornata, ma tu che fai? Se sei libera o se no facciamo direttamente domani, ma non so se resisto… ciao, buona giornata, buon risveglio».
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27 luglio 2025 ( modifica il 27 luglio 2025 | 06:56)
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