Quando chiedo se abbiano mai provato Raya, l’app di incontri esclusiva su invito, si scambiano uno sguardo eloquente. «Lei non l’ha mai fatto. Mai», risponde Elle. «Poi l’altro giorno…». «L’ho scaricata per gioco», interviene Dakota. «Me l’ha creata un’amica… Mi sono detta: se non lo faccio, continuerò a pensare…». «Che magari ci trovi mio marito», conclude Elle al posto suo. «Ti assicuro che non c’è», ribatte Dakota con un sorriso.
Elle insiste perché la sorella mostri il suo profilo. «Non ho visto molti volti conosciuti finora», dice Dakota, scorrendo tra alcuni pretendenti. Elle nota subito, e a ragione, che sembrano tutti uguali. Poi Dakota rivela il vero motivo per cui ha scelto di aprire l’account: «Indovinate qual è la mia canzone di presentazione». «Me l’hai già detto», risponde Elle. È Salt Shaker, il grande successo hip hop dei primi anni Duemila degli Ying Yang Twins. Dakota sospira: «Basta, cancello tutto».
Quando abbiamo ormai finito i nostri drink, chiedo alle Fanning cosa significhi per loro questo momento. Per Elle, richiama alla mente una canzone di Donna Lewis uscita nei quattro anni che separano le loro nascite: «I love you, always forever / Near and far, closer together / Everywhere, I will be with you / Everything, I will do for you» (Ti amo, sempre per sempre / Vicini e lontani, uniti più forte / Ovunque sarò con te / Ogni cosa sarà per te).
«Quando ascolto quella canzone penso sempre a noi», dice Elle, la voce incrinata dall’emozione. Dakota allunga un braccio per raggiungerla. Elle comincia a piangere, poi scoppia a ridere. «Ho il ciclo», dice, facendoci esplodere in una risata. «E ieri abbiamo pure parlato di quando mi è venuto per la prima volta!». Aveva 14 anni e sentì i primi crampi durante una sfilata di Chanel a Parigi. «Non proprio un’esperienza da incorniciare», avrebbe detto allora, ridendo e scrollando le spalle.
Forse per farla sentire meno sola, Dakota racconta anche la sua esperienza. «Non era la mia prima volta, ma quasi». Era il 2009 e stava partecipando agli Naacp Awards con i colleghi del film La vita segreta delle api. «Indossavo una sorta di babydoll in chiffon effetto nude, credo fosse di BCBG. Torniamo a casa e mamma fa: “Cos’hai lì… Oh, Dakota…”. Ma credo non se ne sia accorto nessuno. Anche se io non ho mai visto foto di quella sera». Poi tocca a Dakota sfogarsi. Grazie a Elle, confessa: «Ho fiducia e sicurezza nella mia vita. Se perdessi ogni amico che ho al mondo…». «Viva l’ottimismo!», protesta Elle, asciugandosi gli occhi con un tovagliolo di stoffa. «Sto solo dicendo», prosegue Dakota, «che se tutte le persone che mi sono care smettessero di parlarmi, ne sarei devastata. Ma se avessi ancora mia sorella, penserei: “Beh, ho sempre lei”».
Styling Dara Allen
Make-up Dakota Fulvia Farolfi using Clé de Peau Beauté
Make-up Elle L’Oréal Paris
Hair Elle Orlando Pita using L’Oréal Paris
Manicure Deborah Lippmann
Sarta Aneta V
Producer on set Portfolio One
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