Colpa dei detriti

A pochi giorni dal weekend di Baku il team Aston Martin ha rivelato le ragioni del ritiro patito da Fernando Alonso nel GP d’Italia di Monza. L’asturiano, che si trovava pienamente in lizza per la conquista di punti iridati, è stato costretto a fermarsi subito dopo la sua sosta ai box per la rottura della sospensione posteriore destra, che ha ceduto al momento di un passaggio sul cordolo in uscita dalla Variante Ascari.

Il tipo di incidente, piuttosto insolito per la F1attuale, aveva lasciato perplessi gli addetti ai lavori e lo stesso Alonso, che si era comprensibilmente lamentato della sfortuna che lo sta perseguitando in questa stagione. “Il team può confermare che nella prima tornata della gara alcuni detriti hanno colpito la vettura di Fernando in più punti, compresa la sospensione, compromettendone il funzionamento – si legge nella comunicazione fornita dall’Aston Martin ai media – il team non era a conoscenza del danno subito. Il carico continuo e di bassa intensità ha causato la definitiva rottura del componente”.

Quel ritiro di Berger 30 anni fa

Una dinamica estremamente sfortunata che forse, agli appassionati con qualche anno in più sulle spalle, può far venire in mente il famigerato ritiro di Gerhard Berger nel GP d’Italia di 30 anni fa. Quel giorno, causa delle elevate vibrazioni, dall’alettone posteriore della Ferrari di Alesi si staccò la camera-car che andò a sbattere contro la sospensione anteriore sinistra della vettura gemella dell’austriaco, rompendola. Corsi e ricorsi storici.