Di nuovo competitivi
Al vertice della Formula 1 in questo momento c’è la McLaren, che da nobile decaduta è stata capace di ritornare ad essere la scuderia dominante all’interno del Circus. Nella griglia però c’è anche un altro storico team britannico che ha intenzione di ripercorrere la stessa strada della scuderia di Woking, rinascendo dalle rovine di un glorioso passato per affacciarsi nuovamente nelle posizioni di vertice: stiamo parlando della Williams.
La scuderia simbolo della prima metà degli anni ’90 ha vissuto momenti molto difficili nel recente passato, giungendo a un passo dal fallimento e passando dalla gestione della famiglia fondatrice all’essere sotto il controllo della società di investimenti Dorilton Capital. Tra il 2018 e il 2024 il team che fu creato da Frank Williams è giunto ultimo tra i Costruttori in quattro occasioni su sette con un nono, un ottavo e un settimo posto come altri risultati. Non certo un ruolino di marcia di cui andare fieri.
Una stagione che ne vale 7
Nel corso di questa stagione – la seconda dall’avvento nel ruolo di team principal dell’ex capo delle strategie Mercedes James Vowles – la squadra sembra però essere rinata. Al momento la Williams è quinta nella classifica Costruttori (miglior risultato per il team dal 2017) e ha già ottenuto 86 punti in 16 round disputati.
Il dato statistico è particolarmente rilevante perché, grazie ai sei punti raccolti da Alex Albon a Monza la scuderia di Grove ha superato – in questa sola parte di stagione – il numero totale di punti raccolti tra il 2018 e il 2024: erano stati 84. Merito particolare va ad Alex Albon, che attualmente è addirittura settimo nel Mondiale con 70 punti conquistati. Il neo-acquisto Carlos Sainz ha raccolto solo 16 punti, ma la sua è stata fin qui una stagione ricca di episodi sfortunati. Quel che è certo è che la Williams sembra destinata sempre di più a scalare le gerarchie della griglia per tornare, un passo dopo l’altro, al ruolo di protagonista di primo piano della F1.