di
Simona Marchetti
Nel nuovo numero della sua newsletter la supermodella ha spiegato i motivi della pausa social che si è presa dallo scorso giugno, quando la sua mente «si è spenta»
L’ultimo post su Instagram risale al 10 giugno scorso, poi il silenzio (eccezion fatta per l’appoggio alla campagna “Ovaries. Talk about them” in agosto). Un silenzio che «è stato assordante persino per me», scrive Bianca Balti nell’ultimo numero della sua nuova newsletter, rivelando di essersi presa una pausa dai social «perché ero depressa» e spiegando che «quello che è successo a giugno è stato insieme rumoroso, complicato e ordinario». A dare il via alla sua inquietudine sono stati i 18 anni della figlia Matilde che, una settimana dopo il diploma, si è trasferita a New York per fare la modella. «Il giorno dopo la cerimonia di diploma sono volata in Italia con la mia figlia più piccola, Mia, immaginando un’estate in Europa che potesse guarire l’inverno difficile che avevo alle spalle: cancro, chemio, notti insonni.… Volevo sole, famiglia, gioia semplice», continua Balti nel suo racconto. Invece i programmi che aveva immaginato non si sono realizzati.
«Ricordo di essere stata in Sardegna e di non sapere come alzarmi dal letto. Ogni tentativo di divertirmi si trasformava in una piccola delusione. Una sera sono andata nel mio locale preferito e mi sono sentita fuori posto ovunque: tutti bevevano (io sono sobria), il DJ metteva musica che non conoscevo, Matilde non c’era a ballare con me come l’anno prima. Continuavo a paragonare quell’estate alla precedente – la più bella della mia vita – quando ero single e mi sentivo libera, spensierata, forte. Quell’estate era impossibile da ricreare. E dopo il cancro, la vita non è mai più la stessa». L’8 settembre dell’anno scorso alla supermodella è stato infatti diagnosticato un cancro ovarico al terzo stadio, seguito da un intervento chirurgico e dalla chemioterapia.
«Ho affrontato tutto, ho cercato di essere coraggiosa, sono andata avanti, ma non ho mai avuto l’occasione di fermarmi a elaborare ciò che era successo. La vita andava avanti: il ritorno al lavoro, una nuova medicina che per sei settimane mi ha fatta stare peggio della chemio, un viaggio in Giappone quando ero ancora debole, i compleanni passati da sola, lunghi periodi senza vedere il mio compagno. Quando finalmente tutto si è fermato, a giugno, la mia mente ha fatto ciò che fa dopo un sovraccarico: si è spenta. Il corpo l’ha seguita. Ho pianto, non riuscivo ad alzarmi dal letto, mi sembrava che la terra mi fosse crollata sotto i piedi».
Spinta dal fidanzato Alessandro, ha rivisto la psicologa oncologica e ripreso la terapia e ha ricominciato a mettere i cerotti di estrogeni, che aveva interrotto a dicembre, e piano piano è iniziata la risalita. «La depressione è un posto strano e cattivo. Ti fa sentire sola e il tuo cervello ti convince che non c’è via d’uscita… Dopo mesi in cui sono stata “forte” nonostante il cancro, questa vulnerabilità mi è sembrata quasi un tradimento…. Parte del mio silenzio era per proteggermi. Non potevo fingere che andasse tutto bene. Non potevo pubblicare una foto sorridente e fingere che il livido dentro non ci fosse. Mi preoccupava anche l’opinione pubblica. Volevo proteggere la mia energia».
Da qui la scelta di allontanarsi da Instagram («ci tornerò quando sentirò che è il momento giusto») e di ritagliarsi un posto a misura “di Bianca” come appunto la newsletter, dove essere se stessa, fragilità e imperfezioni comprese. «Sono un’opera in corso – conclude Balti nella sua lunga confessione – . Il trattamento è andato bene; sono in remissione da mesi. Ho due figlie incredibili, un compagno che c’è, amiche che sono famiglia, una casa piena di piccole gentilezze. Sono grata. Ma la gratitudine non cancella la depressione. La complica. A volte la fa sentire imbarazzante. Per questo lo dico chiaramente: la depressione dopo aver superato il cancro è reale, permessa e non un fallimento morale».
16 settembre 2025 ( modifica il 16 settembre 2025 | 17:19)
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