Un recente rapporto dell’Ania analizza e illustra le opportunità di investimento per l’industria delle polizze nell’ambito dell’innovazione in sanità
Cresce l’interesse per il mercato della digital health. L’utilizzo di dati e strumenti digitali sta plasmando il futuro del settore sanitario. E anche le assicurazioni possono fare la loro parte per favorire l’innovazione in sanità e, in questo modo, contribuire a sanare le criticità che emergono che nell’ambito delle cure alla persona. Il tema è stato posto al centro di un recente rapporto dell’Ania.
L’analisi, realizzata nell’ambito del ciclo di incontro dell’Osservatorio sugli investimenti in economia reale, parte dalle difficoltà che il settore sanitario sta incontrando negli ultimi anni sulla scia di fenomeni di lungo periodo come il progressivo invecchiamento della popolazione.
In questo contesto, le capacità di cura garantite dal sistema sanitario nazionale mostrano limiti sempre più evidenti. Ed è qui che la digital health può dare il suo contributo. “L’innovazione rappresenta un elemento chiave per affrontare sfide sempre più complesse e migliorare l’accesso e la qualità delle cure”, si legge nel rapporto.
Le assicurazioni, nel loro ruolo di investitore istituzionali, possono qui ricoprire un ruolo fondamentale. “Il sistema sanitario rappresenta un ambito cruciale, rendendo necessarie azioni volte a colmare il gap innovativo, potenziare la ricerca e l’innovazione nel settore farmaceutico e accelerare la digitalizzazione delle infrastrutture sanitarie, sia in ambito privato che nel servizio sanitario nazionale”, ha commentato Giovanni Liverani, presidente dell’Ania.
Il vertice dell’associazione ha evidenziato che “l’innovazione in campo sanitario sta vivendo una fase di profondo cambiamento, alimentata dall’introduzione di nuove tecnologie e dalla crescente interconnessione tra scienza, digitalizzazione e modelli di business”.
Nell visione di Liverani, “l’integrazione di tecnologie emergenti nel settore sanitario non solo migliora l’accesso e la qualità delle cure, ma promuove un sistema più sostenibile e orientato al futuro, in cui la prevenzione e la personalizzazione dei trattamenti giocano un ruolo centrale”.
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