Dario Martini

16 settembre 2025

Martedì 23 settembre è il giorno del giudizio per Ilaria Salis, quando la commissione Juri del Parlamento europeo sarà chiamata a votare sulla revoca dell’immunità. La paladina delle occupazioni, fatta eleggere a Bruxelles dalla coppia Fratoianni-Bonelli. era già sfuggita al voto a giugno, quando a sorpresa i colleghi eurodeputati decisero per un rinvio. Stavolta, però, a meno di clamorosi colpi di scena, il voto ci sarà.

Fedez le canta a Ilaria Salis: Ti sposerei ma sei già occupata come una casa popolare

Il relatore, lo spagnolo Adrian Vazquez Lazara del Ppe è intenzionato a chiedere la revoca della “protezione” di cui gode in quanto eurodeputata. In questo modo potrà essere processata dal tribunale di Budapest che l’ha mandata alla sbarra per l’aggressione a un gruppo di neonazisti nel febbraio 2023.

In caso di voto favorevole alla revoca, il passo successivo, e definitivo, vedrà protagonista la plenaria dell’Europarlamento., probabilmente a metà ottobre. Salis, in un accorato appello dello scorso giugno, aveva già chiesto ai colleghi di salvarla, ritenendo un’ingiustizia dover rispondere alle accuse che le vengono mosse dall’Ungheria. I partiti di sinistra, dai Socialisti ai Verdi fino a The Left sono compatti nel respingere la richiesta di revoca. Per togliere l’immunità a Salis, quindi, sarà necessaria una maggioranza di centrodestra che veda uniti Popolari, Patrioti e Conservatori. Ago della bilancia sarà proprio il Ppe, lo stesso gruppo di cui fa parte il relatore in commissione.

Gli auguri di buone ferie anticapitaliste dell' affaticata eurodeputata Salis