Non si conoscono affatto i tempi del primo test Pirelli con la MotoGP in previsione del 2027 e forse non è nemmeno così importante. Ma non impossibile cogliere qualche sensazione. Anche perchè Giorgio Barbier, responsabile del Racing di Pirelli nelle due ruote, ha firmato e rilasciato un comunicato ufficiale nel quale la soddisfazione per un lavoro ben fatto si sente proprio tutta. A Misano hanno girato i tester di ogni casa, divisi inevitabilmente  tra chi ha più velocità nelle mani e che ne ha un po’ meno. Con loro si trattava di battezzare, fortunatamente sull’asciutto,  i primi prototipi delle gomme  che debutteranno nel 2027 sulle nuove MotoGp. Secondo il nuovo regolamento si tratterà di moto con  molta meno aerodinamica rispetto a ora, potenza e cilindrata ridotte (dai 1000 cc attuali agli 850) che non utilizzeranno più gli abbassatori. L’impresa di sostituire Michelin (che si scambierà xon Pirelli passando alla WSBK) con la sua proficua fornitura iniziata nel 2016 e in scadenza alla fine della prossima stagione, non è semplice. Si tratta di mettere a punto, in produzione e in gara una gomma che regga sforzi prolungati e severi garantendo grandi prestazioni cronometriche . Passare dalla Superbike alla MotoGP significa riprogettare le gomme per fatiche molto superiori. E la prima sembra essere andata davvero bene.  Al test di Misano c’erano Michele Pirro (Ducati), Augusto Fernandez (Yamaha), Lorenzo Savadori (Aprilia), Takaaki Nakagami (HRC) e Dani Pedrosa (KTM). Sette set di gomme a disposizione di ogni team, in due versioni diverse per l’anteriore e tre per il posteriore, nelle misure della MotGP. Nei test ufficiali del lunedì la Ducati si era presentata con Michele Pirro in sella ad una Desmosedici con ali decisamente piccole, evidentemente in preparazione della prova di oggi. E non è nememno da escludere che per simulare al meglio il futuro tecnico del 2027, alcune case abbiano chiuso di qualche cavallo il rubinetto della potenza. È stata una giornata in cui si è girato molto con ottimi feedback. 

Il comunicato di Pirelli

Pare insomma che queste Pirelli del battesimo si siano fatte riconoscere per la sincerità del comportamento come da tradizione ormai storica in gara e non solo. Ecco il comunicato Pirelli firmato da Giorgio Barbier. “Il test di Misano ha rappresentato il primo passo del nostro ritorno nel Mondiale, e siamo molto soddisfatti sia dell’eccellente collaborazione instaurata tra i nostri ingegneri e tutti i team e piloti dei Test Team, sia delle prestazioni degli pneumatici. Il programma si è svolto come previsto, comprendendo anche una simulazione di Sprint Race, e i primi riscontri ricevuti sono molto incoraggianti. Questo test ha generato una grande quantità di dati che analizzeremo per proseguire il nostro lavoro di sviluppo degli pneumatici Pirelli da MotoGP™️. Le caratteristiche più apprezzate sono sicuramente il grip, la rapidità di messa in temperatura e la prevedibilità di comportamento. Abbiamo deciso di affrontare la MotoGP™️ con la stessa filosofia che ci ha sempre contraddistinto nelle competizioni motociclistiche: le gomme saranno dedicate esclusivamente alla classe regina, come previsto dal regolamento. Vogliamo inoltre valorizzare le tecnologie e i processi consolidati in anni di produzione con il triplice obiettivo di fare della nostra partecipazione a questo campionato un esempio virtuoso di sostenibilità nel motorsport, offrire un prodotto di qualità e costruzione omogenea e, non da ultimo, trasferire in modo più diretto le tecnologie e il know-how che svilupperemo in MotoGP™️ agli pneumatici destinati all’utilizzo stradale, a beneficio di tutti i motociclisti nel mondo”