La puntata del 16 settembre de La Volta Buona di Caterina Balivo ha avuto un cuore pulsante fatto di ricordi e racconti che hanno attraversato intere epoche televisive. A un mese dalla morte di Pippo Baudo e a quindici anni da quella di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, lo studio si è trasformato in un salotto dove memoria, commozione e ironia hanno trovato spazio fianco a fianco.
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Tosca D’Aquino, l’audizione che cambiò tutto. Voto 9
Tosca D’Aquino è entrata in studio con il sorriso che la contraddistingue da sempre, pronta a ricordare Pippo Baudo a modo suo: con leggerezza, ironia e tanto affetto. Ha raccontato la sua audizione per Fantastico, uno dei varietà più iconici della storia della Rai.
Per mostrare la sua elasticità, portò la gamba alla testa, ma esagerò nel movimento e quella di appoggio cedette. Il risultato? Una caduta goffa, tutt’altro che elegante, in pieno provino. Un episodio che avrebbe messo in crisi chiunque, ma non Tosca, che si rialzò e continuò l’esibizione con professionalità e tenacia.
Baudo, che di talento se ne intendeva, le confessò poi in privato: “Ti ho presa anche per questo”. Perché dietro l’incidente vide il carattere, la capacità di non arrendersi e la naturale simpatia di Tosca.
Non solo. L’attrice ha ricordato anche un episodio con Monica Vitti, allora sua insegnante all’Accademia. Quando la grande attrice la vide provare per lo spettacolo televisivo, le disse che una ragazza dell’Accademia non poteva scendere a compromessi con la TV. Fu Baudo a difenderla davanti a tutti, dandole forza e legittimazione. “In quel momento mi sentii protetta e capita”, ha raccontato Tosca, commossa ma con quella luce negli occhi che le è rimasta intatta.
Magalli, l’amico che non le manda a dire. Voto 8,5
Giancarlo Magalli, presenza fissa del programma, ha attraversato la puntata con la sua verve inconfondibile. Ha ricordato l’amicizia con Pippo Baudo con un aneddoto rimasto negli archivi della televisione: durante una trasmissione, lo apostrofò chiamandolo “figlio di un cane”, paragonandolo a Rin Tin Tin. Una battuta che solo due amici autentici avrebbero potuto scambiarsi senza rancore.
Tra un sorriso e un ricordo, Magalli ha riportato il pubblico al significato profondo di un’amicizia: “Solo chi si vuole bene davvero può prendersi in giro così”. La Balivo ha sottolineato il valore del loro legame, che traspariva anche nei momenti più leggeri.
Ma il conduttore non si è fermato all’ironia. Ha ricordato con grande rispetto i 15 anni dalla scomparsa di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, raccontando come avesse ospitato la famiglia allargata dei due, compresi i ragazzi filippini che li avevano accompagnati per anni. Parole che hanno aggiunto calore al ritratto di una coppia che ha fatto storia.
Non è mancata, però, la frecciatina a Katia Ricciarelli sul caso Dina Minna: “Dina ha sempre seguito Pippo con dedizione”. Più tagliente la battuta sul matrimonio tra Katia e Baudo: “Forse sarebbe stato meglio non sposarsi”. Un gelo in studio subito sciolto da un “sto scherzando”, che ha comunque lasciato qualche imbarazzo.
I figli di Sandra e Raimondo in collegamento. Voto 6
In collegamento, Gianmarco e Raymond, i ragazzi di Sandra e Raimondo, hanno raccontato i loro “zii” con voce rotta dall’emozione. All’inizio timidi, si sono sciolti man mano che la Balivo mostrava filmati del passato. “Ci mancano tanto“, hanno confessato, con un dolore ancora vivo dopo quindici anni.
Miriana Trevisan e le lacrime inaspettate. Voto 7
L’emozione ha travolto Miriana Trevisan quando i figli di Raimondo le hanno mostrato una foto che lui custodiva gelosamente in un album. “Non avrei mai creduto che Raimondo tenesse una mia foto in casa”, ha detto commossa, con le lacrime agli occhi. Un piccolo gesto che ha mostrato quanto affetto ci fosse tra loro e che ha reso la sua testimonianza ancora più autentica.
Giorgia Trasselli, la tata dal cuore materno. Voto 7,5
Quando si parla di Sandra e Raimondo, non si può dimenticare Giorgia Trasselli, la tata che ha condiviso con loro momenti privati e professionali. In studio ha raccontato con dolcezza il suo legame con la coppia: “Era come una mamma anche con Raimondo”, ha detto, lasciando trasparire l’affetto profondo che li univa.
Poi il momento più intenso: la regia ha trasmesso le immagini del funerale di Raimondo, con Sandra Mondaini disperata in prima fila. Un dolore che il pubblico ha rivissuto in silenzio, mentre Giorgia ricordava come la perdita del marito avesse letteralmente devastato Sandra, spenta solo cinque mesi dopo. Una voragine incolmabile, la definisce lei, che ancora oggi lascia senza parole.
Vincenzo Mollica in collegamento. Voto 7,5
Collegato dalle vacanze, Vincenzo Mollica ha portato in studio il suo tono pacato ma incisivo, aggiungendo un tassello importante al dibattito sulla figura di Dina Minna. “Era centrale, una presenza indispensabile“, ha detto senza esitazione, ricordando come la storica segretaria di Pippo Baudo fosse stata accanto al conduttore in ogni fase della sua carriera e anche nei momenti più difficili della vita privata.
Mollica ha sottolineato con affetto che Dina non era semplicemente una collaboratrice, ma una presenza discreta e costante, capace di organizzare e proteggere l’universo di Baudo con dedizione. Ha raccontato anche di avere lui stesso il numero privato del conduttore, una testimonianza che smonta con eleganza le parole di Katia Ricciarelli. “Pippo non era mai solo, aveva amici veri”, ha ribadito, unendosi al coro di chi oggi difende la memoria del presentatore e la lealtà di Dina.
Il collegamento con Mollica ha offerto al pubblico un momento di riflessione più intimo, lontano dalle polemiche: parole semplici, ma dense di riconoscenza verso una donna che ha vissuto dietro le quinte, contribuendo silenziosamente a rendere grande la carriera del più amato dei conduttori.
Tiberio Timperi e Maria Soave, coppia di lavoro. Voto 6,5
La puntata si è chiusa con Tiberio Timperi e Maria Soave, che hanno parlato della loro carriera e della sintonia sul lavoro. La Balivo li ha messi alla prova con domande dirette, cercando di capire come si riconoscano l’uno nell’altra sul piano professionale.
Ma il discorso — come spesso accade in una diretta così ricca — si è spostato anche su temi attuali e delicati, come il gruppo Mia Moglie e la piattaforma Phica.eu. Qui non si tratta solo di scandalo social, ma di violazione della privacy: immagini condivise senza consenso, commenti degradanti, esposizione pubblica di donne che non hanno accettato la diffusione. La Soave ha definito questi casi “una ferita per la società“, mentre la Balivo ha sottolineato l’importanza della responsabilità personale e digitale.