«Un’iniziativa che la Regione ha sposato fin da subito, in una condivisione d’intenti che ha messo sullo stesso piano Ulss 3 e il privato-convenzionato, con un unico obiettivo: saper rispondere alle esigenze della popolazione. Un modello virtuoso, che proprio qui a Venezia, per la sua unicità e per le caratteristiche logistiche e socio-demografiche, troverà la sua testimonianza forse più eclatante, pronta a essere replicata anche in altri territori». Con queste parole, l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, ha “battezzato” l’Unità di offerta di riabilitazione intensiva extra-ospedaliera – prima nella storia della sanità del centro storico lagunare – in sinergia tra Fisiosport Terraglio Impresa Sociale (che già svolge questa attività in terraferma dal 2018) e Ulss 3.
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La struttura riabilitativa – autorizzata e accreditata da Azienda Zero – opera da qualche mese nella presa in carico delle persone con disabilità certificata erogando prestazioni complesse in équipe multidisciplinare (fisioterapisti, logopedisti, terapisti occupazionali, neuro- psicologi, psicomotricisti) ai casi più gravi del centro storico e delle isole, anche in piscina riabilitativa, in stretta collaborazione con i centri invianti del servizio sanitario.
Progetto “Venezia Vita”
La necessità di cure domiciliari e assistenza sanitaria di prossimità è sempre crescente, ed è da questi presupposti che nasce il nuovo progetto “Venezia Vita”, dedicato al potenziamento della riabilitazione domiciliare nel centro storico e nelle isole, frutto della collaborazione al 50% tra Fisiosport Terraglio e la vicentina Fisiolab 8.14, società che ha ottenuto l’autorizzazione all’esercizio del “Fisiovan”, primo ambulatorio mobile del Veneto, attivo ormai da più di due anni.
Gli operatori di “Venezia Vita”, che opererà a partire dalle prossime settimane, potranno contare sull’utilizzo di dotazioni particolarmente innovative, zaini e trolley studiati per le particolari condizioni di lavoro della città storica: materiale leggero ma resistente alle sollecitazioni di ponti e superfici irregolari, impermeabili all’acqua e all’umidità, auto-igienizzanti. Serviranno per trasportare apparati elettromedicali e altro materiale funzionali alle prestazioni da erogare.
Questa iniziativa, spiega il direttore generale dell’Ulss 3, Edgardo Contato, «si inserisce in un percorso che vede l’azienda sanitaria impegnata in prima linea nel creare una rete di servizi su misura per una popolazione prevalentemente anziana che vive in una città dalla nota complessità logistica: allora accanto a infermieri di famiglia, odontoiatri a domicilio e servizi sanitari porta a porta sperimentati già nel corso della pandemia e adottati definitivamente dall’Ulss 3, anche i servizi in convenzione si evolvono e seguono questa attenzione sempre più forte verso una sanità territoriale e capillare».
«Siamo fieri del percorso fin qui fatto – dichiara il presidente di Fisiosport Terraglio, Davide Giorgi -, fieri di averlo condiviso con la Regione e con l’Ulss 3, felici di aver trovato un partner come Fisiolab 8.14, ma anche consapevoli che occorrerà proseguire impegnandoci tutti ancora di più».