L’inchiesta sulla 12enne violentata e filmata a Sulmona (L’Aquila) si allarga: la Procura ha iscritto un terzo indagato, un ragazzo di 17 anni ritenuto l’autore di uno dei video finiti nelle chat WhatsApp. Quei filmati, usati come strumento di minaccia e ricatto, erano già al centro delle accuse contro un 18enne e un 14enne.




Ora l’indagine punta a capire se altri ragazzi — almeno una quarantina i membri di un gruppo WhatsApp — abbiano diffuso o commentato i filmati. Per il 17enne l’accusa è di revenge porn, la stessa contestata agli altri due già coinvolti, che però dovranno rispondere anche di violenza sessuale aggravata in concorso.


Nelle prossime ore la vittima verrà ascoltata in un interrogatorio protetto alla presenza di psicologi ed esperti: la sua testimonianza sarà decisiva per ricostruire due anni di incubo fatto di abusi, umiliazioni e minacce.

Intanto giovedì partiranno le analisi di cellulari e computer sequestrati nelle case degli indagati dai carabinieri di Sulmona. La vicenda rischia di diventare un vaso di Pandora: se emergessero responsabilità anche per altri giovani, potrebbero arrivare nuove denunce.






🔴 Sei vittima di violenza o stalking? Puoi parlarne e chiedere aiuto chiamando il numero 1522 o chattare direttamente con un’operatrice sul sito www.1522.eu o via app. L’accoglienza è disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, polacco.




Ultimo aggiornamento: martedì 16 settembre 2025, 23:08





© RIPRODUZIONE RISERVATA