Fabio Aru è stato intervistato da Gian Luca Gardini in occasione dell’ultima puntata di Bike Today, trasmissione visibile sul canale Youtube di OA Sport. L’ex corridore sardo, vincitore della Vuelta a España 2015 e due volte sul podio al Giro d’Italia, ha parlato anche del suo nuovo progetto legato ai giovani oltre ad analizzare alcuni dei temi principali emersi dalla Vuelta finita pochi giorni fa.

“Vingegaard ha dimostrato tutto il suo valore in questa Vuelta. Partiva come favorito principale, visto quello che aveva dimostrato negli ultimi Grandi Giri, e ha rispettato le aspettative. È andato subito forte e ha mantenuto questa sua condizione fino alla fine della corsa, vincendo la penultima tappa sulla Bola del Mundo e consolidando quello che era il suo vantaggio in classifica. È una vittoria meritata. È stata una tappa corsa a ritmi folli, la UAE aveva svolto un ottimo lavoro con una squadra fortissima cercando di mettere in difficoltà il danese, ma lui con questa condizione è riuscito comunque a trionfare. È stato comunque un bello spettacolo, anche perché Almeida le ha provate tutte per metterlo in difficoltà e alla fine ha vinto sicuramente il più forte“, dichiara il 35enne azzurro.

“Personalmente sono molto contento della prestazione di Pellizzari, perché da italiani stavamo un po’ aspettando un corridore da corse a tappe. Giulio ha fatto un’ottima Vuelta, ha avuto un calo nella penultima tappa, ma questo è tutto fisiologico. Il sesto posto finale è un piazzamento molto importante nella classifica generale, anche dopo il Giro d’Italia, poi ha centrato una vittoria di tappa e ha confermato quanto di buono aveva già dimostrato l’anno scorso. In questa stagione fare due top10 tra Giro e Vuelta dimostra tutto il suo valore, quindi lasciamolo crescere con calma perché è ancora molto giovane. È vero che adesso nel ciclismo vanno forte da molto giovani, però cercherei di non mettergli troppa pressione anche perché le qualità ce le ha, e penso che lui voglia far bene e crescere“, prosegue Aru.

Sul successo di Filippo Ganna nella prova contro il tempo ed in generale sulla situazione del ciclismo italiano: “Ganna è fortissimo, ha dimostrato ancora una volta di essere super nelle crono e non solo. A me piace essere positivo. In Italia abbiamo dei corridori competitivi, poi chiaramente nel ciclismo ci sono degli anni in cui come nazione si fanno grandi risultati e altri un po’ meno, ma dobbiamo crederci e penso che siamo sulla strada giusta. Dobbiamo avere un po’ di pazienza e pensare ai giovani, perché rappresentano il nostro futuro ed il nostro vivaio. Se tutti lavoriamo in quella direzione, possiamo sperare nel futuro di avere dei grandissimi corridori“.

Sulle prospettive dell’Italia verso i Mondiali in Ruanda: “Ne ho sentito parlare, ma non l’ho studiato nel dettaglio il percorso. Si parla di un dislivello molto importante e di una gara che verrà fuori molto dura. Ciccone sicuramente ha dimostrato tante volte di andar forte nelle corse di un giorno, sia al Lombardia che alla Liegi, quindi è un nome importante. Adesso si riposerà dopo la Vuelta e penso si possa presentare al Mondiale in ottime condizioni. Pellizzari ha fatto un’ottima Vuelta, Caruso ha avuto questo rallentamento proprio prima della Vuelta, ma è un uomo d’esperienza e sa come arrivare preparato a questi eventi. Pogacar ha dimostrato in questi anni di avere quella marcia in più, quindi non sarà facile staccarlo o batterlo, però il Mondiale è una corsa di un giorno e possono esserci delle dinamiche o giochi di squadra che se ti giochi bene le tue carte puoi far bene. Speriamo venga fuori una bella corsa“.

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