Mentre il confine tra arte contemporanea, cultura pop e moda si assottiglia, Uniqlo compie un passo importante: l’azienda giapponese ha annunciato che KAWS – pseudonimo di Brian Donnelly (Jersey City, 1974) – diventerà il suo primo Artist In Residence.

KAWS e Uniqlo: cosa significa la nomina

Noto per le sue reinterpretazioni di simboli pop e la capacità di muoversi tra arte, design e moda, KAWS entra in Uniqlo con un ruolo che va oltre la semplice collaborazione per capsule collection. Secondo quanto reso noto, l’artista curerà eventi d’arte nei negozi Uniqlo in tutto il mondo; collaborerà con i partner museali del brand; svilupperà prodotti della linea LifeWear, l’anima quotidiana di Uniqlo, attraverso la quale il marchio cerca di connettere funzione, semplicità, comfort e design. La sua nomina promette di ridefinire il concetto di collaborazione tra brand globali e creativi di rottura, anche se bisognerà aspettare la collezione autunno inverno 2025 per dirlo con certezza.

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KAWS e Uniqlo: perché è importante la notizia

Ma ci sono già diverse ragioni per cui questo annuncio può essere considerato un punto di svolta. Uniqlo da anni si presenta come marchio che vuole “portare l’arte alle masse”, mettendo insieme estetica accessibile e produzioni su larga scala. Avere un artista della statura di KAWS in un ruolo permanente (o comunque continuativo) mostra come il brand voglia spingere seriamente su questa missione, non solo attraverso campagne marketing, ma con iniziative curatoriali e di produzione che toccano la vita delle persone. 
Non solo, KAWS non è un estraneo a queste dinamiche: le sue collaborazioni (che oltre a Uniqlo vede maison come Dior), le sue installazioni, i suoi oggetti da collezione hanno da tempo valicato il confine tra gallerie d’arte e prodotti commerciali. Uniqlo sta puntando su questo crossover come base per il valore del brand: moda non solo come abbigliamento, ma come esperienza estetica, collegata alla cultura visuale. E questo tipo di ruolo mostrato come “residenza creativa” è indicativo di quanto le aziende del fashion stiano adottando modelli tipici del mondo dell’arte: curatela, partnership museali, eventi, edizioni limitate.

Il punto di vista di Uniqlo e di KAWS

John C Jay, President of Global Creative di Fast Retailing (la casa madre del marchio), ha detto: “Nel nostro mondo in continua evoluzione, l’arte è ora più importante che mai come espressione della nostra umanità. KAWS ha rotto i confini tradizionali del mondo dell’arte, proprio come Uniqlo nei suoi sforzi per ridefinire l’industria dell’abbigliamento attraverso LifeWear. Come nostro Artist In Residence, KAWS aiuterà Uniqlo ad espandere l’apprezzamento globale e la partecipazione dell’arte e della creatività per tuttiKAWS si dice poi “entusiasta di fare questo prossimo passo con il mio partner di lunga data, Uniqlo, per diventare il primo Artist In Residence del marchio”.

Giulio Solfrizzi

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