In onda nella prima serata di Canale 5 di martedì 16 settembre, una nuova edizione Io Canto Family. Il talent show dedicato alle famiglie, dopo il successo della prima edizione, torna a essere condotto da Michelle Hunziker. A concorrere 24 coppie di bambini e ragazzini, tutti tra i 10 e i 15 anni, accompagnati da un membro della famiglia. In palio c’è la possibilità di realizzare il sogno di mamma e papà e, per chi arriva in fondo, anche un montepremi di 50mila euro. A guidarli in quest’emozionante avventura, quattro coach d’eccezione: Giusy Ferreri, Ermal Meta, Serena Brancale e Sal Da Vinci. Alla giuria due maestre della musica italiana, Patty Pravo e Noemi. Riviviamo i momenti più emozionanti.

Michelle Hunziker lascia spazio ai concorrenti. Voto: 8

Già prima di iniziare, Michelle Hunziker aveva annunciato che, quest’anno, lo spazio sarebbe stato lasciato alle storie delle famiglie in gara. La conduttrice si è detta “orgogliosa di fare uno show dove si trasmettono valori veri e buona musica”. Le parole sono state confermate dai fatti, perché la solitamente frizzantissima e sopra le righe Michelle, stasera ha fatto un passo indietro. A brillare voleva che fossero i piccoli ed emozionati concorrenti.

Il look scelto dalla presentatrice era di chi non ha bisogno di attirare gli sguardi: lunga gonna nera, lupetto bianco, capelli sciolti e trucco leggero. La conduzione è quasi in sordina, ma nel verso giusto. Hunziker si dimostra la persona adatta ad accogliere su un palco così grande chi su un palco non c’è stato mai. Delicata, empatica, meritevole di un 8 pieno.

Noemi è la fata madrina. Voto: 6

Noemi stasera sembra uscita da un libro di favole, con i morbidi capelli rosso fuoco e il romantico abito rosa pastello. Il personaggio che interpreta è quello della fata madrina, che veglia benevola sul destino dei suoi piccoli beniamini. Membro della giuria tutta al femminile della nuova edizione di Io Canto Family non riesce a essere davvero oggettiva, men che meno severa, ma come biasimarla… Non possiamo che promuoverla.

Patty Pravo streghetta buona. Voto: 7

A sedere al tavolo della giuria al fianco di Noemi c’è quell’icona di Patty Pravo. Algida e vezzosa come sempre, con un completo scuro e una camicia barocca. Il make-up è ispirato a Cleopatra e la cantante assume l’aspetto di una streghetta, ma di quelle che, infine, si rivelano buone come il pane. La solita spocchia che ce la fa amare non manca e Pravo non perde l’occasione di ricordare i riconoscimenti ottenuti e i complimenti ricevuti nel corso della sua lunga carriera.

Tra una freddura e l’altra, però, è in grado di sciogliersi di tenerezza di fronte alle storie familiari che, di volta in volta, si susseguono sul palco. È generosa di complimenti e non manca di prospettare ai bimbi un futuro radioso. E se lo dice lei, non si può che crederci.

Serena Brancale, look urban e cuore d’oro. Voto: 9

La rivelazione di questa serata è Serena Brancale. La cantante sfoggia un look sportivo e aggressivo: pantaloni cargo, camicione in vita e una cascata di gioielli in metallo. Se l’outfit è quello di una ragazzaccia, l’atteggiamento svela un cuore d’oro. Serena si emoziona di fronte alle storie dei concorrenti e, quando canta (omaggiando il grande Pino Daniele), lo fa stringendo forte la piccola concorrente che le è stata affidata. Un 9 che nelle prossime serate siamo certi si trasformerà nel massimo dei voti.

Giusy Ferreri invisibile. Voto: 4

L’abbigliamento non passa inosservato, il tailleur pantalone scelto da Giusy Ferreri sarà difficile da dimenticare, un incubo sartoriale con fiori in velluto, spalline gonfie e pantaloni troppo corti. Non avremmo voluto neppure farci caso, ma è l’unica cosa che di Giusy Ferreri ha attirato l’attenzione.

La coach è la più silenziosa del cast. È timida, lo sappiamo, epperò in certi casi è necessario tirare fuori la grinta. Le adorabili mamme e figlia della sua squadra, più che trovare in lei conforto, sono state costrette a trainare la conversazione sul palco. Un 4 di disappunto per chi dovrebbe sapere quanto è difficile esibirsi per la prima volta di fronte a un pubblico così vasto e importante.

Ermal Meta perfetto papà. Voto: 8

Ermal Meta è un papà nella vita vera e, nella prima serata di Io Canto Family, lo è stato anche sul palco. Premuroso e attento, ha accompagnato i piccoli allievi con profonda e sincera tenerezza. Pensava di essere al riparo dalle emozioni, “io sono balcanico, trattengo”, e invece… Ermal si è commosso di fronte alla “condivisione di un sogno”, perché, ha spiegato, “pensiamo sempre che un sogno sia una cosa singola invece no, è una cosa da condividere”.

Con i piccoli a lui affidati ha saputo scherzare per smorzare la tensione e si è complimentato per farli sentire sicuri di sé. Approviamo anche il look da rockstar con camicia in pizzo, pantaloni in pelle e scarpe in vernice rossa. Il cantante di origini balcaniche è tra i nostri preferiti di questa sera.

Sal Da Vinci, eleganza discreta. Voto: 7

Ancora una volta, Sal Da Vinci dimostra di essere un vero gentiluomo. Seppur il look è sbarazzino, con la tuta a sostituire il classico abito e la t-shirt al posto della camicia, l’icona della musica neomelodica mantiene l’atteggiamento di un vero dandy napoletano. Parla solo se interpellato e usa esclusivamente parole gentili. Fa il tifo per le squadre avversarie e l’inchino al proprio team. Così come diceva il grande Giorgio Armani, più che farsi notare, Sal preferisce farsi ricordare. Noi però diamo 7, perché speriamo in una presenza più incisiva nelle prossime puntate.

I piccoli trainano lo show. Voto: 10+

Bravi tutti, ma i veri vincitori di questa serata – che abbiano vinto davvero o meno – sono tutti, dal primo all’ultimo, i giovanissimi concorrenti di Io Canto Family. Ognuno a modo proprio, si mangiano il palco un pezzetto alla volta. Chi con una tenerezza irresistibile, chi con un’inattesa spavalderia e chi con una simpatia da capocomico. Si fa quasi fatica a credere che sia per tutti la prima volta in un’esibizione pubblica. Non sappiamo cosa riserverà loro il futuro, ma sembrano tutti nati per stare su un palcoscenico.