L’eredità del luogo originario è stata mantenuta per caratterizzare un open space contemporaneo, audace e accogliente.
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
Affacciata su quella porzione dell’Egeo che si chiama Mar di Myrtoön, la regione di Ermionida, nel Peloponneso, è costellata da paesaggi persi nel blu. Qui la designer Anastasia Naki di Naki Atelier ha recuperato un’ex officina meccanica di 75 metri quadri trasformandola in un appartamento dai soffitti alti e dai colori vivacissimi.
Un concept che integra due anime
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
L’appartamento si estende tra la strada e il cortile sul retro. Sfruttando l’altezza del soffitto esistente di oltre quattro metri, il loft è stato concepito come uno spazio aperto distribuito tra due livelli, diviso in due aree principali: un’ampia zona giorno multifunzionale e una privata, che comprende due camere da letto e il bagno. La zona notte è raggiungibile tramite un corridoio che costeggia la parte lineare della cucina. L’altra parte della cucina costituisce il cuore sociale della casa insieme al living, fortemente connotato dalla scala che porta al soppalco, dove è stata ricavata una zona relax con ampia vista sul livello sottostante.
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
La scelta dei materiali vuole omaggiare la storia industriale dello spazio e, al contempo, raccontarne l’anima audace e contemporanea. La struttura in acciaio rosso della scala è uno degli elementi protagonisti dell’appartamento, richiamando la funzione originale dell’edificio, mentre i mobili in acciaio inox realizzati su misura ne rafforzano l’estetica industriale. Per bilanciare questi elementi grezzi e robusti, gli interni sono stati impreziositi con marmo verde Tinos, piastrelle dai colori vivaci, tessuti spessi e compensato di betulla grezzo, ognuno dei quali aggiunge coerenza e calore allo spazio.
L’ingresso esterno anticipa lo spirito del progetto
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
L’ingresso presenta una struttura di blocchi di vetro sostenuta da una cornice rossa che contrasta con i gradini lisci e chiari. Il vetrocemento consente di sfruttare al massimo l’accesso della luce naturale, che può filtrare solo da quel lato della casa.
Un living vitaminico e luminoso
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
L’energia dei colori è il leit motiv dell’appartamento, che nel soggiorno offre il suo meglio. Il divano verde fa da contraltare alla tenda ocra e alla seduta arancione di Ikea della collezione Nytillverkad, una raccolta dei best seller in 80 anni del brand rieditati in versione contemporanea. A lato, per rendere più fluido il passaggio visivo dal divano alla scala rosso ciliegia, un tavolino su cui spicca la lampada da tavolo Nesso, un’icona del design italiano degli anni Sessanta progettata da Giancarlo Mattioli e dal Gruppo Architetti Urbanisti Città Nuova per Artemide. A centro stanza, sopra il tavolino basso in vetro la lampada Flowerpot verde brillante, disegnata originariamente da Verner Panton nel 1968 e distribuita oggi da &Tradition. Da non perdere la multipresa rosa chewingum che, come un topolino dalla lunga coda, sta in un angolino sopra il tappeto grigio. Agli occhi più attenti non sfuggiranno i giochi di luci e ombre sulla parete dietro il divano. È stato infatti applicato un rivestimento parziale con piastrelle realizzate dallo studio spagnolo Wow, specializzato in lavorazioni in ceramica. Una soluzione per valorizzare l’ampia parete e sfruttare la luce naturale con creatività inaspettata.
La cucina è un’isola aperta
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
Atmosfere industriali scaldate dalle tonalità del legno caratterizzano la cucina, dove spot di colore denso guidano l’occhio. I paraschizzi piastrellati blu e il piano di lavoro in marmo nero scuotono con energia i mobili in legno chiaro. Sparsi in punti strategici gli accessori colorati, come l’aragosta di Studio Roof che emerge dal bianco della parete o gli sgabelli da bar in verde bottiglia disposti attorno al bancone realizzato con lo stesso marmo nero del piano di lavoro. La cappa in acciaio, con il suo lungo tubo lasciato a vista, diventa anche elemento decorativo.
Il soppalco è un rifugio con vista
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
Il ruolo da protagonista è sicuramente dato dall’imponente scala in acciaio rosso ciliegia che porta al soppalco. Copertura per la cucina, struttura portante per il livello superiore, la scala diventa anche uno scenografico stratagemma per dividere gli spazi pur lasciando tutto aperto. Sopra, resa più intima dall’altezza ridotta del soffitto, una zona relax in cui ritrovare un po’ di raccoglimento.
Una zona notte da scoprire
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
Al fondo della parete su cui si sviluppa la cucina lineare si trova il bagno, che traduce la filosofia del progetto in un arancione pieno su mobili, piastrelle e pavimento, abbinato al bianco dei sanitari e di alcune pareti. La geometria suggerita dalle piastrelle regolari respira grazie all’uso di superfici specchiate ben ottimizzate.
Foto Thanos Palaskos / Bessawissa Studio
Molto più tranquilla è invece l’atmosfera delle camere da letto, situate a fianco, dove un bianco morbido domina su pareti e mobili ridotti all’essenziale. Tant’è vero che nella stanza più piccola l’armadio è sostituto da una struttura lineare (uno stender da negozio) che traccia un segno grafico total black netto nello spazio circostante. Il grigio del pavimento, che negli altri ambienti fa da catalizzatore, qui contribuisce ad arrotondare la luce e a trasmettere una sensazione di calma. Il colore non manca però, fa capolino sui tessili e su qualche piccolo accessorio, come un vaso di fiori o il comodino di dimensioni minime.
Un’ex officina meccanica diventa un loft coloratissimo: foto e immagini