di
Franco Stefanoni

Forti critiche dalle opposizioni dopo l’incontro amichevole tra il vicepremier leghista e il diplomatico di Putin. Anche +Europa e Italia viva: «Che la premier possa accettarlo è assurdo»

«Una vergogna profonda per l’Italia». «Fatto sconcertante». Così il Pd dopo che Salvini, vicepremier e capo della Lega, ieri ha incontrato e abbracciato a Roma l’ambasciatore russo Alexey Paramonov (che nell’occasione ha attaccato l’Italia), nel corso di una festa all’ambasciata cinese. Comportamento fortemente stigmatizzato dalle opposizioni, per via delle gravi responsabilità della Russia nella guerra in corso contro l’Ucraina. A essere criticate anche le parole sempre di Salvini sugli investimenti che vorrebbe far confluire sulla sicurezza interna, in contrasto con quanto sostenuto da Guido Crosetto, ministro della Difesa, sulla necessità di provvedere a spendere per tutelare i confini italiani da minacce esterne straniere.

«Nella drammatica situazione internazionale che stiamo vivendo, il governo italiano si distingue per due caratteristiche fondamentali: marginalità e confusione», ha reagito il Pd, per voce del capogruppo al Senato Francesco Boccia, «il lavoro diplomatico di interlocuzione è praticamente inesistente: siamo solo al rimorchio delle scelte di Trump, silenti sulla tragedia a Gaza e incapaci di essere protagonisti in Europa. Nel frattempo, sull’Ucraina governo e maggioranza navigano tra le parole preoccupate del ministro Crosetto, sulla necessità di rafforzare lo scudo italiano in caso di attacchi, e quelle del capogruppo della Lega, Romeo, che si dice certo che la Russia non sia un pericolo. Per non saper né leggere né scrivere, nel frattempo, il vice premier Salvini non trova di meglio che essere deferente e affettuoso verso l’ambasciatore russo che ieri ha duramente attaccato il nostro Paese». Quindi la domanda: «Sarebbe utile sapere cosa pensa Meloni del comportamento del suo vicepremier. Il nostro Paese condanna il regime di Mosca e queste ambiguità non fanno altro che danneggiare la già bassa credibilità dell’Italia nello scenario internazionale».



















































Molto preoccupato si dice anche il senatore dem Filippo Sensi: «La stretta di mano di Salvini all’ambasciatore di Putin è una vergogna profonda per l’Italia. Chiedo che il governo prenda le distanze immediatamente e riaffermi la linea di condanna del regime di Mosca e di sostegno all’Ucraina. Nessuna credibilità». Così come allarmata appare anche la collega di partito a Palazzo Madama Simona Malpezzi: «Salvini è la quinta colonna di Putin in Europa? Gli abbracci all’ambasciatore russo certificano la spaccatura nel governo e l’isolamento di Meloni. Altro che unità: la maggioranza è debole e pericolosamente ambigua sulla guerra che Putin sta portando in Europa. Meloni che dice?». E lo stesso Sandra Zampa, anch’essa senatrice dem: «Sconcertante che il vicepresidente del governo, Salvini, `baci e abbracci´ l’ambasciatore russo. Grave che dopo gli insulti della Russia a Mattarella, possa accadere in Italia. Un governo serio dovrebbe prendere le distanze da quel gesto e ribadire condanna del regime di Putin».

Incredulo si dice pure Riccardo Magi leader di +Europa: «Il vicepresidente del Consiglio italiano, Salvini, leader del secondo partito della maggioranza del governo Meloni, bacia e abbraccia l’ambasciatore russo, Paese che dopo aver invaso l’Ucraina, aver ucciso migliaia di civili, aver rapito i bambini strappandoli alle loro famiglie, sta attaccando l’Europa, violando lo spazio aereo Nato». Che ha continuato: «A questo punto, il vero problema che ha il nostro Paese non è capire se sia prioritario il fronte orientale con la necessità di rafforzamento delle difese europee come sostenuto da Crosetto o il fronte del Mediterraneo centrale come sostiene Salvini per buttarla in caciara. Il vero problema è il fronte interno al governo italiano, il vero problema, anche sotto il profilo della sicurezza nazionale, è avere ai vertici del governo di un Paese fondatore dell’Ue e membro della Nato, un vicepresidente del Consiglio che apertamente tifa per Putin che ha dichiarato di fatto guerra all’Ue. Come facciano i ministri Tajani e Crosetto a consentirlo non si capisce, come Meloni possa accettare tutto questo è assurdo». 

Su una linea non molto diversa anche Davide Faraone vicepresidente di Italia viva: «Lo scontro tra Salvini e Crosetto è un problema per l’Italia. Non c’è una linea nel governo e questo ci fa perdere credibilità». Durante la trasmissione tv Agorà, ha aggiunto: «Così come è un problema per l’Italia Salvini che abbraccia l’ambasciatore russo mentre i nostri militari sono impegnati a respingere i droni russi in Polonia. Servono investimenti per la difesa ma l’appiattimento su Trump ci ha fatto calare le braghe al 5% senza esplorare la via dell’esercito unico europeo in ambito Nato, che ci farebbe risparmiare risorse. Le potremmo destinare a una manovra che per l’ennesima volta da, quando governa Meloni, non vedrà il taglio delle tasse né investimenti in sanità».

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17 settembre 2025 ( modifica il 17 settembre 2025 | 12:02)