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È scomparsa ieri Maria Pia Galeotti, storica presidente dell’UTPR di Latina, figura centrale nella nascita e nello sviluppo dell’Unità Territoriale di Prevenzione e Riabilitazione, istituita negli anni dell’amministrazione Corona. Una realtà che, insieme al consultorio familiare, rappresentò il primo (e per lungo tempo unico) presidio territoriale dedicato alle persone con handicap.

La sede dell’UTPR, in via Priverno, nel cuore del complesso Barletta ancora in costruzione, anticipava la grande riforma sanitaria del 1979. Il centro accoglieva infatti, come servizio pubblico diurno, persone con disabilità di ogni età, fino ad allora spesso confinate in istituto o assistite solo sul piano strettamente sanitario. L’impostazione era innovativa: un approccio sociosanitario integrato con altri servizi, aperto all’assistenza domiciliare e guidato anche dalla partecipazione diretta degli utenti, riuniti in assemblee e rappresentati nel direttivo.

Maria Pia Galeotti fu l’anima di questa esperienza. Madre di Igor, affiancata da altri genitori come Anna Quarantelli e Rosario La Noce, conosceva uno ad uno gli ospiti del centro e le loro famiglie, comprendendone bisogni e fragilità. Sapeva dialogare con operatori e specialisti con dolcezza ma anche con fermezza, diventando punto di riferimento e mediatrice instancabile.

Con l’avvio della riforma sanitaria, l’UTPR si aprì anche a problematiche complesse e allora poco conosciute, come la fibrosi cistica. Maria Pia seppe guidare i genitori nell’accoglienza di questa nuova realtà, favorendo con il comitato di gestione la nascita di servizi integrati sul territorio.

Tra i risultati più significativi di quel lavoro comune vi fu la prima scheda di rilevamento dell’handicap ai fini dell’integrazione scolastica, elaborata con il Provveditorato e in linea con le indicazioni dell’OMS. Ma il contributo di Maria Pia non si fermò all’UTPR: con energia e spirito di comunità animò anche la vita del quartiere Isonzo, che inglobava la struttura. 

Negli anni Novanta fondò un’altra cooperativa: la “Igor Galeotti”, intitolata al figlio scomparso a 13 anni. L’obiettivo era facilitare l’introduzione dei disabili nel mondo del lavoro. Il sindaco Delio Redi affidò alla cooperativa la gestione di alcuni parcheggi a Latina, e successivamente anche la gestione di un parco giochi e di un chiosco che diventerà l’Evergreen.

Oggi dell’UTPR resta il ricordo, ma una parte di quella esperienza è stato rilanciato in altre situazioni. La scomparsa di Maria Pia Galeotti – sottolinea chi la conosceva bene – richiama alla memoria un tempo in cui «cittadini e istituzioni seppero costruire insieme una rete di relazioni positive e servizi fondati su valori umani. Il suo esempio, la sua intelligenza sensibile e la sua dedizione restano un’eredità preziosa: un invito a ritrovare coraggio e partecipazione per ricostruire una società più solidale, a misura di persona».


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