Firenze, 17 settembre 2025 – C’è un’Italia che aspetta mesi per una visita. Un’Italia che passa la notte in pronto soccorso e al mattino è ancora in attesa. Un’Italia che rinuncia a curarsi perché non può permetterselo: sei milioni nel 2024. Troppi costi, troppi ostacoli, troppi muri davanti a quello che dovrebbe essere un diritto.

Eppure parliamo del Paese che ha inventato il Servizio sanitario nazionale, la conquista di civiltà con la promessa di cure gratuite e universali. Oggi quella promessa scricchiola, corrosa dalle carenze di personale, dalle liste d’attesa infinite, da un sistema logorato dall’urto di bisogni sempre più complessi.

Da questo presente fragile nasce “Si salvi chi può? – rinascita o morte della sanità per tutti“, il libro-inchiesta che porta la firma del medico e dirigente sanitario Renzo Berti insieme ai giornalisti Luigi Caroppo, Ilaria Ulivelli e Stefano Vetusti, con l’introduzione del filosofo Sergio Givone e la prefazione del ricercatore Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri. Un volume che non vuole restare sullo scaffale, ma un appello, un megafono, un invito a non rassegnarsi.

Nel libro un focus sulla Toscana: per decenni modello di efficienza, oggi attraversata da contraddizioni profonde. La fuga dei professionisti, la medicina territoriale che si sfilaccia, il boom di disagio psicologico inascolatato, l’avanzata del privato che rischia di trasformare la salute in business. Dietro le statistiche ci sono volti e storie: pazienti che smettono di sperare, famiglie costrette a indebitarsi per assistere anziani fragili, troppe pensone sole davanti a un numero verde che non risponde. Il libro non si ferma alla denuncia. Indica strade: un nuovo patto tra pubblico e privato che superi la logica del “prestazionificio”, una rete territoriale che torni ad essere il cuore dell’assistenza, la prevenzione come primo cardine. Ma soprattutto il libro non è un fine ma il mezzo. Un ribaltamento di prospettiva: il tema della sanità è centrale, in campagna elettorale terreno di scontro per i politici. Gli autori del libro intendono riportare cittadini e operatori al centro del dibattito, far sentire le loro voci, raccogliere le loro storie e i loro bisogni. «Questo libro verrà portato tra la gente, per dare voce a chi oggi viene ignorato. La sanità pubblica è un bene comune. Non un privilegio: è democrazia».

Le presentazioni

Per questo Si salvi chi può non resterà fermo sulle pagine: sarà portato in giro, tra la gente, nelle piazze, nei circoli, nelle librerie. La prima tappa è a Firenze, venerdì 26 settembre, al Palaffari alle 18.30, con la presenza degli autori e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, ricandidato alle elezioni regionali del 12 ottobre, in un dialogo moderato dal giornalista Francesco Selvi. Il giorno dopo il libro si sposta a Forte dei Marmi, sabato 27 settembre alle 16 a Villa Bertelli, dove gli autori incontreranno il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, con i saluti del padrone di casa, il primo cittadino Bruno Murzi e la moderazione di Enrico Salvadori. Entro il 10 ottobre, poi, un nuovo appuntamento a Firenze con Antonella Bundu, anche lei candidata alla presidenza della Regione per Toscana Rossa.

Il volume, edito da Le Lettere, sarà disponibile in libreria da venerdì 19 settembre. E’ già acquistabile online sulle piattaforme Amazon, Ibs, Feltrinelli e sul sito dell’editore. Questo, sottolineano gli autori, non è un punto di arrivo: «È l’inizio di un cammino». Un cammino che parte da una domanda semplice e ineludibile: vogliamo davvero che la sanità pubblica resti per tutti?