Alle ore 15, presso la sede dello sponsor biancorosso Agricola, Varese presenta ufficialmente Nate Renfro e Tazé Moore. Le prime parole dei due nuovi giocatori, la loro voglia e la grinta di iniziare una nuova tappa della loro carriera.
VARESE PRESENTA RENFRO E MOORE
Comincia la conferenza stampa il GM di Varese, Maksim Horowitz che presenta entrambi i due nuovi acquisti: “Nate è un giocatore che abbiamo cercato per tutta l’estate e ovviamente lui è uno che conosce l’Italia, avendo già giocato qua e ha giocato in Grecia dove coach Kastritis ha allenato. Siamo orgogliosi di averlo qui. Taze è due anni che lo abbiamo cercato, purtroppo due anni fa non è venuto, ma questa estate lo abbiamo portato e abbiamo già visto il legame con la squadra e siamo emozionati e vogliamo vederlo in azione.”
Renfro: “Ormai è quasi un mese che siamo qui e abbiamo avuto la possibilità di conoscerci con compagni e staff tecnico, tutte persone disponibili e che danno il 100%. Ci manca ancora Nkamohua per conoscerci tutti. sono molto contento di partecipare a questa stagione e avventura con Varese e speriamo di dare grandi soddisfazioni ai tifosi.
Moore: “Da parte mia sono rimasto molto soddisfatto dal primo impatto e da quello che l’allenatore ci ha proposto. io vengo da un’esperienza diversa, perché comunque in America è diverso, ma quello che stiamo facendo qui è bello e penso che saremo una squadra molto importante sotto il punto di vista difensivo e offensivo. Sicuramente uno dei nostri obiettivi è portare in campo un livello di pallacanestro finora mai visto.
Dopo una breve presentazione dei giocatori da parte del GM e le loro parole, cominciano le domande dei giornalisti.
Dopo aver fatto ottimi anni in Grecia, Renfro cosa non ha funzionato a Sassari?
Renfro: “C’erano enormi differenze fra il modo che avevo di giocare in Grecia e quello che mi chiedeva il mister a Sassari, per cui diciamo che la curva di apprendimento è stata lunga e difficile da affrontare. Ho fatto partite in cui a sprazzi ho dimostrato quello che potevo fare ma non c’è stata continuità. Poi, mi sono infortunato e la stagione è quasi finita lì.”
Vi siete già fatti un’idea della squadra e degli obiettivi che possono essere raggiunti?
Moore: Nkamouha è molto forte e l’ho visto all’Europeo. Lo aspettiamo. L’allenatore ci chiede di migliorare, portando la nostra esperienza che è molto diversa, ma di migliorare sempre il nostro livello. Il discorso di squadra quindi poi ne beneficia. Ci sono dei momenti in allenamento in cui ci rendiamo conto che possiamo ambire ad ottimi risultati e sta tutto nella concentrazione per poter arrivare a quei risultati.”
Renfro: “Nkamohua lo abbiamo visto agli europei, è un giocatore interno, finora non lo abbiamo avuto, ma da oggi in avanti il suo aiuto potrà soltanto farci bene e possiamo aumentare le rotazioni e può essere qualcosa di positivo. Per quanto riguarda il livello, so che ogni domenica è una battaglia e penso che stiamo riuscendo a vedere tutti i tasselli che comporranno la nostra squadra e far bene in campionato.”
Cosa è più utile che Moore faccia in attacco e come si vede lui in questa squadra
Moore: “Nella mia carriera finora ho privilegiato il lavoro aggressivo con la palla e poi magari crearmi qualche tiro non in equilibrio perfetto, però so che qui in Europa è necessario che per completare il gioco in attacco bisogna lavorare per il tiro da fuori e quindi sicuramente sfrutterò entrambe queste caratteristiche e so che devo lavorare anche molto su questa soluzione per migliorare il mio tiro e le scelte. Per quanto riguarda quello che sarà più utile per la squadra, lo vedremo di partita in partita per la squadra.”
Che cosa ha spinto Moore ha lasciare l’NBA per venire a Varese
Moore: “Il tipo di gioco e livello fra qua e gli USA è molto diverso, la pallacanestro è uno sport di squadra e qui è molto più importante rispetto agli USA dove si lavora molto sull’individualità. So che qui ci sono strumenti e opportunità per diventare un giocatore migliore e di squadra ed è una cosa che completerà me e il mio livello.
Coach Kastritis lo ha voluto per essere il perno difensivo di questa squadra, si vede in questo ruolo Renfro?
Renfro: E’ il tipo di gioco difensivo per cui penso di dare il massimo, abbiamo un sistema che privilegia molto i cambi e penso di poter marcare tutte le posizioni dall’1 al 5 e penso di poter vedere il gioco in campo. Andare ad aiutare in caso di penetrazioni o scarichi e da quello che sto vedendo, gli schemi difensivi nostri portano a questo coinvolgimento. Sono contento di lavorare con Kastritis e penso di essere nel posto giusto per le caratteristiche difensive.