Come accade dopo ogni gara, anche a Monza la FIA ha selezionato una o più vetture della top ten per sottoporle a controlli più approfonditi rispetto alle consuete verifiche post‑gara in regime di parco chiuso. Queste ispezioni mirate permettono alla Federazione di analizzare in dettaglio specifici elementi del regolamento tecnico e di verificare la conformità alle direttive emesse durante la stagione.
Questa volta, sotto la lente dei commissari è finita la McLaren di Lando Norris. Non è una novità: la costanza del team di Woking in zona punti ha reso le MCL39 frequenti protagoniste di queste verifiche. In passato, l’attenzione si era concentrata soprattutto sull’elettronica e sui sistemi collegati, per accertarsi che fossero identici a quelli omologati, controlli sempre superati senza difficoltà.
A Monza, il focus si è spostato sul volante e sui sistemi associati. Dal 2022, con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, ogni progetto di volante deve essere caricato su una piattaforma open‑source della FIA, così da consentire un confronto diretto tra il modello approvato e quello montato in gara.
Lando Norris, McLaren
Foto di: Federico Manoni / NurPhoto via Getty Images
Un altro aspetto oggetto di verifica è stato il sistema di funzionamento della frizione. Come avviene già nei controlli standard post‑gara, la FIA si accerta che i piloti utilizzino una sola leva, così da impedire che l’impiego simultaneo di due paddle possa garantire un vantaggio in partenza nella ricerca del punto di stacco ottimale.
Particolarmente rilevanti sono stati anche i controlli sull’elettronica, sia in relazione alla direttiva tecnica TD001, sia agli articoli 8.3 e 8.7 del regolamento. Nel primo caso, l’obiettivo è garantire che la centralina ECU utilizzi esclusivamente software approvati dalla FIA; nel secondo, che non siano presenti aiuti “extra” alla guida.
Il regolamento stabilisce in modo inequivocabile quali aiuti alla guida siano consentiti ai piloti, includendo anche gli aspetti legati alla gestione elettronica e agli automatismi. Questo permette alla FIA di accertarsi che ogni sistema intervenga esclusivamente su input diretto del pilota, prevenendo situazioni come quella della Renault nel 2019, quando un dispositivo modificava automaticamente la ripartizione della frenata.
Lando Norris, McLaren
Foto di: Mark Thompson – Getty Images
La Federazione è estremamente attenta a questi dettagli e verifica che non vi siano dispositivi intermedi tra l’input del pilota e la centralina standard, né interventi della centralina senza comando diretto. Anche in questo caso, la McLaren ha superato tutte le verifiche senza problemi.
Un’ispezione analoga era stata condotta sulla Ferrari di Charles Leclerc in occasione del Gran Premio di Miami, a conferma di come queste verifiche approfondite siano ormai una prassi consolidata per garantire il rispetto delle norme in ogni minimo dettaglio tecnico.
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