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Nel 2005, l’American Film Institute (AFI), l’associazione per la preservazione e l’insegnamento del cinema americano, ha pubblicato una classifica delle 100 migliori frasi dai film hollywoodiani.

Ha trionfato “Francamente me ne infischio”, che Clark Gable pronuncia in Via col vento (1939) nei panni di Rhett Butler. Al secondo posto però troviamo un film degli anni Settanta, con quella che è la più grande citazione cinematografica di un decennio pieno di capolavori e che ha visto la Settima Arte hollywoodiana rivoluzionata dai registi della Nuova Hollywood. Del novero ha fatto parte anche Francis Ford Coppola, il regista di Il padrino.

E proprio da Il padrino (1972) viene la seconda frase migliore del cinema secondo l’AFI, la prima se consideriamo soltanto i film degli anni Settanta. Si tratta di: “Gli farò un’offerta che non può rifiutare“, una battuta di dialogo pronunciata, tra gli altri, da Marlon Brando, che nell’opera di Francis Ford Coppola interpreta Don Vito Corleone. È una frase così famosa che forse vi sarà capitato di sentirla senza fare riferimento al film, che per inciso è la dimostrazione del fatto che sia diventata così famosa da aver acquisito come una vita propria, diventando un’espressione di uso comune e recidendo il legame con le origini su pellicola.

Per la cronaca, il podio dell’AFI si completa con un’altra frase resa famosa da Brando, stavolta in Fronte del porto (1954), nei panni di Terry Malloy: “Ma non è questo. È questione di classe! Potevo diventare un campione. Potevo diventare qualcuno, invece di niente, come sono adesso”. La classifica completa, con cento frasi dal cinema, può essere consultata, nella sua interezza, a questo link. Più sotto in questo articolo la top ten.

padrino marlon brando don vito corleonepinterest

Silver Screen Collection//Getty Images

La classifica delle 100 migliori citazioni del cinema

10. “Ma dici a me?”; Travis Bickle (Robert De Niro); Taxi Driver; 1976
9. “Prendete il salvagente…Questa sera c’è aria di burrasca!”; Margo Channing (Bette Davis); Eva contro Eva; 1950
8. “Che la Forza sia con te”; Han Solo (Harrison Ford); Guerre stellari; 1977
7. “Eccomi, De Mille, sono pronta per il mio primo piano”; Norma Desmond (Gloria Swanson); Viale del tramonto; 1950
6. “Coraggio… fatti ammazzare”; Harry Callaghan (Clint Eastwood); Coraggio… fatti ammazzare; 1983
5. “Alla tua salute, bambina”; Rick Blaine (Humphrey Bogart); Casablanca; 1942
4. “Toto, ho l’impressione che non siamo più nel Kansas”; Dorothy Gale (Judy Garland); Il mago di Oz; 1939
3. “Ma non è questo. È questione di classe! Potevo diventare un campione. Potevo diventare qualcuno, invece di niente, come sono adesso”; Terry Malloy (Marlon Brando); Fronte del porto; 1954
2. “Gli farò un’offerta che non può rifiutare”; Don Vito Corleone (Marlon Brando); Il padrino; 1972
Al numero uno, questa: “Francamente me ne infischio”; Rhett Butler (Clark Gable); Via col vento; 1939

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Guardo film e gioco a videogiochi, da un certo punto della vita in poi ho iniziato anche a scriverne. Mi affascinano gli angolini sperduti di internet, la grafica dei primi videogiochi in 3D e le immagini che ricadono sotto l’ombrello per nulla definito della dicitura aesthetic, rispetto alle quali porto avanti un’attività di catalogazione compulsiva che ha come punto d’arrivo alcuni profili Instagram. La serie TV con l’estetica migliore (e quella migliore in assoluto) è comunque X-Files, che non ho mai finito per non concepire il pensiero “non esistono altre puntate di X-Files da vedere per il resto della mia vita”. Stessa cosa con Evangelion (il manga).