La squadra israeliana “Israel Premier Tech” parteciperà alla Coppa Bernocchi del 6 ottobre, ma senza il nome di Israele sulla divisa, come già avvenuto durante la Vuelta di Spagna dopo le contestazioni che avevano accompagnato la corsa.
Durante la conferenza stampa di presentazione della 106° edizione della classicissima della Sportiva, il presidente Luca Roveda ha confermato l’iscrizione del team, guidato da un imprenditore canadese-israeliano e regolarmente registrato all’UCI, ricordando che la formazione prende parte a tutte le gare delle categorie internazionali.
Il vicepresidente Roberto Taverna ha risposto alle domande dei giornalisti sottolineando che si tratta di «una squadra forte» e che «dopo i problemi in Spagna, ha deciso di togliere il riferimento ad Israele sulla divisa». «Alla Vuelta era presente un corridore israeliano – ha spiegato -. Nelle precedenti edizioni della Coppa Bernocchi il team era presente, ma non ha mai corso un corridore israeliano: l’attenzione da parte delle forze dell’ordine è sempre stata massima. Sono corridori e corrono per il piacere di correre».
Alla presentazione erano presenti anche alcuni rappresentanti della rete di associazioni attiva per la Pace e per la causa palestinese che martedì 16 settembre, durante il presidio pro Gaza in piazza San Magno, avevano chiesto agli organizzatori di non ammettere la squadra israeliana. Al termine della presentazione, il sindaco Lorenzo Radice li ha incontrati all’assessore allo Sport Guido Bragato, il presidente dell’Us Legnanese, Luca Roveda e i vice presidenti della società Roberto Taverna e Gianni Dolce: «In merito a quanto già detto in conferenza stampa sulla presenza della squadra Israel-Premier Tech alla corsa – dichiara il primo cittadino – preciso che, a partire da quanto mi è stato chiesto ieri dai manifestanti, abbiamo fatto quello che deve fare ogni comunità impegnata per la Pace: sedersi a un tavolo e parlare. Il confronto è stato molto utile per chiarire quanto espresso dall’US Legnanese in conferenza stampa e per riconfermare la volontà di tutti di svolgere una manifestazione che promuova, attraverso lo sport, anche il valore della Pace. Da sindaco mi permetto di osservare, come ricordato nel recente festival Attiva.Mente da alcuni ospiti relatori e sportivi, che sarebbe quanto mai opportuno che le istituzioni sovranazionali che regolano lo sport prendessero posizione di fronte a ogni vicenda bellica anche per agevolare e semplificare l’organizzazione di eventi in ambito locale».